Gli auguri del Vescovo agli operatori di curia

Mercoledì 27 marzo il Vescovo, S.E. Pellegrini ha rivolto il suo indirizzo di augurio ai lavoratori e volontari di curia nell'avvicinarsi della santa Pasqua

Mercoledì 27 marzo il Vescovo, S.E. Pellegrini ha rivolto il suo indirizzo di augurio ai lavoratori e volontari di curia nell’avvicinarsi della santa Pasqua. radunatisi nella cappella del centro diocesano, gli operatori di curia hanno prima ascoltato un pensiero del vicario generale, don Roberto Tondato, il quale ha fatto presente come la cappella sia raggiungibile da ogni punto e da ogni paino degli uffici. “Questo perché è stata pensata come il cuore pulsante dell’edificio ma anche il cuore pulsante di chi ci lavora, fatta per immergersi nel senso che qui è racchiuso e poi tornare alle fatiche quotidiane ricaricati. Un po’ come i discepoli di Emmaus, che affranti e stanchi vanno per la strada, fino a che un terzo si affianca, si ferma con loro e nel suo spezzare il pane – eucarestia – i discepoli lo riconoscono e non si sentono più perduti e trovano la forza per continuare nel suo nome”.

Poi è seguito il discorso del vescovo: “Abbiamo appena terminato il cammino sinodale nel quale abbiamo sperimentato quanto è importante che la Chiesa si svesta di tante sovrastrutture e vada al cuore della sua missione e il cuore è Gesù, l’incontro con Lui. I giorni pasquali che stiamo per vivere ci ricordano che prima della Resurrezione anche Gesù ha conosciuto la croce. Così è per tutti. Nel lavoro di curia sperimentiamo la dimensione della fraternità, che è della chiesa, anche della fatica talvolta, ma anche dell’incontro con gli altri e con Gesù. Ricordo inoltre, come dirà nell’omelia di domani alla messa crismale, che questo 2024 è l’anno della preghiera: invito ogni presbitero ad essere uomo di preghiera ma anche ogni laico. Affrontiamo le fatiche di ogni giorno come le più grandi con la certezza che la pietra è rotolata via e il sepolcro è vuoto!”. Buona Pasqua a tutti