Cultura e Spettacoli
Pordenone, il 15 febbraio Federica Manzon presenta “Alma”
I luoghi dove si svolgono gli eventi sono a noi vicini, per questo fanno il volume ancor più avvincente. Alma, giornalista, vive a Roma. Ritorna nella natale Trieste per ricevere dalle mani di Vili l’eredità che il padre le ha lasciato: una scatola di legno di pino....
“Alma” è il titolo dell’ultimo romanzo di Federica Manzon, pordenonese di nascita, vive tra Milano e Trieste, direttrice editoriale di Guanda.Il romanzo, uscito nel mese di gennaio per Narratori Feltrinelli, è un testo di grande spessore, nell’intreccio delle vicende che hanno per protagonista Alma, nella puntuale cura sintattica e lessicale, con passaggi che tendono al lirismo.I luoghi dove si svolgono gli eventi sono a noi vicini, per questo fanno il volume ancor più avvincente. Alma, giornalista, vive a Roma. Ritorna nella natale Trieste per ricevere dalle mani di Vili l’eredità che il padre le ha lasciato: una scatola di legno di pino. Nei tre giorni in città rivive e ricerca i luoghi della sua infanzia, la casa dei nonni materni nel viale dei platani, il nonno asburgico. La casa sul Carso, il regno del disordine, il padre apolide che va continuamente all’est, frequenta Tito e la porta nell’isola del Maresciallo, Brioni. La madre lavora nella Città dei matti. Trieste e il mare, i bagni, il porto vecchio e la città proibita con il Magazzino 18. Ci andava con Vili, il ragazzino che suo padre aveva portato a casa perché i genitori volevano salvarlo. Strano, silenzioso, imprevedibile, fotografo che fuggirà all’est alla ricerca dei genitori e finirà col fotografare Belgrado e la guerra dei Balcani. Alma lo raggiungerà e vivrà nel blocco n° 12. Poi fuggirà verso Roma.A cosa, a chi di tutto questo appartiene Alma? Il padre le ha sempre detto “niente ricordi”, ma nella scatola di legno Alma trova tutte le memorie del padre.Maria Luisa Gaspardo Agosti