I Codici miniati del Duomo di Spilimbergo

Venerdì 16 febbraio alle 20.45 ne parleranno Angelo Floramo e mons. Federico Gallo direttore della Biblioteca Ambrosiana di Milano

In occasione della mostra “Spilimbergo. Il tesoro del Duomo” allestita nel Palazzo della Loggia della città del mosaico, viene organizzato per venerdì 16 febbraio alle 20.45 il terzo incontro di approfondimento dal titolo “Codici Miniati”. L’incontro si terrà in Duomo ed è collegato all’apertura serale della mostra. Interverranno Angelo Floramo, medievista scrittore e docente collaboratore esterno per la sezione Antica della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, e mons. Federico Gallo direttore della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Gli autori racconteranno le meraviglie degli antichi codici miniati di Spilimbergo, accompagnati dal maestro Davide de Lucia all’organo.

La mostra “Spilimbergo. Il tesoro del duomo” raccoglie beni artistici dal grande valore, alcuni dei quali alla prima esposizione pubblica, fra cui i dipinti dei Paggi reggistemma di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone (sec. XVI), il San Girolamo di Antonio Carneo (sec. XVII), i già citati Codici miniati di Giovanni de Cramariis, (sec. XV-XVI), e ancora i paramenti sacri e l’oreficeria. Tutte le info su www.vivispilimbergo.it. La mostra è visitabile il sabato e la domenica con orario continuato 10.00 – 19.00. Le visite guidate sono previste ogni domenica alle 15.30, su prenotazione, contattando l’Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Spilimbergo al numero 0427 2274, tramite WhatsApp al 329 6297148 o scrivendo a iat@comune.spilimbergo.pn.it.

“Spilimbergo. Il tesoro del duomo” è una mostra organizzata dalla Città di Spilimbergo e dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Spilimbergo, con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Confartigianato Pordenone, in collaborazione con Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Ente Regionale Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia, Diocesi di Concordia-Pordenone, Scuola Mosaicisti del Friuli e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. Progetto a cura di Federico Lovison con la collaborazione scientifica di Maurizio d’Arcano Grattoni e le foto di Stefano Ciol.