San Vito al Tgaliamento: Carta di Lorenzo bandiera di sicurezza, con il governatore Fedriga e l’ass. Rosolen

"La Carta di Lorenzo elenca principi e doveri che studenti, istituti scolastici e aziende devono osservare per contrastare questo fenomeno drammatico, ma le enunciazioni non sono sufficienti. Questo documento - ha spiegato l'ass. Rosolen - vuole essere invece la bandiera nazionale di tutte azioni che vogliamo, possiamo, dobbiamo attuare nella quotidianità. Un percorso fatto di tante iniziative concrete"

“Fortemente voluta e redatta dal Friuli Venezia Giulia, la Carta di Lorenzo è già stata sottoscritta, tra gli altri, dalle Regioni Veneto e Marche, dalle commissioni istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni e dal ministro dell’Istruzione Valditara ma c’è ancora molto da fare. Siamo certi però che la condivisione degli obiettivi sanciti da questo documento e le tante iniziative messe in campo favoriranno la diffusione della cultura della sicurezza, fondamentale affinché non si ripetano più eventi drammatici che finiscono per devastare famiglie e comunità”. Lo ha affermato Lunedì 29 gennaio a San Vito al Tagliamento il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga durante l’evento “Carta di Lorenzo: una piattaforma nazionale per la sicurezza sul lavoro”, organizzato dalla Regione in collaborazione con Formindustria Fvg e Lef, il centro di formazione esperienziale che ha sede nella zona industriale Ponte rosso.

 Oltre a ringraziare i genitori di Lorenzo per la forza dimostrata nella capacità di dare un senso collettivo a un immenso dolore privato, il governatore Fedriga ha rimarcato che il percorso iniziato è pieno di ostacoli. 

“Servono certamente buone leggi e l’impegno di ciascuno di noi, ma è decisivo – ha ribadito – che istituzioni, imprese, enti di formazione e famiglie facciano squadra per invertire la rotta. Il salto di qualità sarà fatto quando nella quotidianità tutti avranno costantemente presente che la sicurezza deve essere alla base di ogni nostra attività”. 

Presente all’iniziativa anche l’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen. “Il livello di sicurezza nelle scuole e sui luoghi di lavoro misura sempre la civiltà di una comunità. A maggior ragione – ha sostenuto – quando si parla di giovani e di persone che stanno svolgendo un tirocinio o uno stage aziendale”. 

“La Carta di Lorenzo elenca principi e doveri che studenti, istituti scolastici e aziende devono osservare per contrastare questo fenomeno drammatico, ma le enunciazioni non sono sufficienti. Questo documento – ha spiegato Rosolen – vuole essere invece la bandiera nazionale di tutte azioni che vogliamo, possiamo, dobbiamo attuare nella quotidianità. Un percorso fatto di tante iniziative concrete che stiamo realizzando insieme alle famiglie coinvolte e ai tanti enti presenti sul territorio”. 

“L’Amministrazione regionale dentro ogni atto normativo, a partire dalla legge regionale sull’istruzione, e all’interno di ogni progetto sta inserendo misure puntuali per garantire la massima sicurezza degli studenti e di chi segue progetti volti all’inserimento lavorativo. Per noi è essenziale – ha aggiunto l’assessore – trasmettere la conoscenza sulle regole da osservare e i comportamenti da rispettare per prevenire incidenti e infortuni”. 

“Per questi studenti impegnati in attività formative in azienda e per le imprese che li ospitano il Friuli Venezia Giulia ha già approvato un programma di iniziative per il periodo 2022-2025, redatto con in collaborazione con il Comitato di pilotaggio del Protocollo sicurezza e il contributo di tutti i soggetti che sul territorio regionale si occupano a vario titolo di queste tematiche: Inail, sindacati, organizzazioni datoriali, Uffici scolastici regionali, Casse e scuole edili e Anmil”. 

Nel corso dell’evento sono stati ricordati gli interventi di informazione, formazione e sensibilizzazione per studenti e tutor nati grazie alla Carta di Lorenzo. Nel 2023 è stato siglato un accordo tra Regione, Inail, Confindustria Alto Adriatico e Confindustria Udine per la realizzazione di specifiche attività formative e informative nelle scuole secondarie di secondo grado.

È nato così il progetto “A scuola in sicurezza” di Formindustria che ha a disposizione un budget complessivo di 200mila euro. 

Inoltre, grazie alle risorse del Fondo sociale europeo, per la formazione sulla responsabilità sociale d’impresa, sul welfare aziendale e la diffusione della cultura della sicurezza sono già stati stanziati 1 milione e 250mila euro.