Pordenone
Ex Fiera: tigli salvi e sospensione cantiere fino all’udienza definitiva del 24 gennaio
Il collegio del Tar ha rinviato ogni decisione al 24 gennaio utilizzando lo strumento dell'udienza semplificata per poter valutare non solo la richiesta di sospensiva ma direttamente esprimersi sul merito circa il progetto Polo Young dell'Ex Fiera, in seguito al ricorso presentato da Legambiente supportato da diversi movimenti e da privati cittadini
La trepidazione si è sciolta in un grido di gioia: i tigli per il momento rimangono al loro posto e il cantiere rimane fermo e silente. È quanto emerso stamattina in Tribunale a Trieste, dopo oltre 40 minuti di udienza in cui valutare la richiesta di sospensione cantiere Polo Young all’ex Fiera. Al termine dell’udienza il collegio del Tribunale Amministrativo Regionale ha deciso di procedere all’udienza semplificata che prelude al merito, anticipando il più possibile i tempi: si va al 24 gennaio, giorno in cui si saprà cosa ne sarà dei 47 tigli, dei 23 milioni di euro di progetto, del cantiere fermo, del ricorso presentato da Legambiente e del futuro di un bel pezzo della città.
Intanto si sospende tutto. Un esito accolto ieri mattina con grande soddisfazione da una rappresentanza di Legambiente e dei movimenti Il Tiglio Verde, Comitato Molinari, Campetto Open Run, che assieme ad alcuni cittadini sottoscrittori hanno aderito al ricorso al Tar promosso da Legambiente (affidato all’avvocata Veronica Dini) contro il progetto Polo Young e soprattutto contro l’abbattimento dei tigli, sulla cui età di piantumazione non c’è un dato definitivo (il progetto degli alberi risale all’ex Colonia Elioterapica e alla Casa del Balilla, progetto della seconda metà degli anni Trenta).
“Questa parziale pronuncia ci dà soddisfazione, viene sospeso il piano e l’abbattimento, poi si vedrà nel merito, ma già questo è un ottimo risultato. Importante è anche il significato di questo esito, ossia che sono state riconosciute le ragioni che democraticamente alcuni gruppi di cittadini stanno portando avanti. Speriamo ora anche nella pronuncia di merito” hanno commentato i rappresentati delle associazioni che in questi mesi hanno promosso raccolte firme e fondi, organizzato presidi e ora il ricorso al TAR.
L’udienza semplificata del 24 gennaio consentirà di esprimersi sia sulla sospensiva ma subito anche sul merito della vicenda, mettendo un punto definitivo. La scelta dell’udienza semplificata così ravvicinata è stata presa sulla base dei tempi strettissimi (una sospensiva in attesa di successiva udienza nel merito avrebbe potuto compromettere il cronoprogramma stringente del Pnrr).
Se sotto gli alberi dopo due ore di attesa ieri si è levato un grido di gioia, anche l’amministrazione comunale ha commentato la decisione affidandosi a una nota stampa. “Il Collegio – spiega l’assessore all’Urbanistica Lidia Diomede – ha inteso rinviare l’udienza cautelare al 24 gennaio, così da poter discutere sia delle questioni preliminari che nel merito, anticipando che in quella sede tratterà la causa per rendere una decisione complessiva. Siamo soddisfatti del risultato – sottolinea la Diomede – perché la decisione del prossimo 24 gennaio, non limitandosi alla fase cautelare, sarà dirimente su tutto. La tempistica del rinvio è tale per cui, al momento, non compromette il progetto relativamente al rispetto del cronoprogramma imposto dalle scadenze del PNRR”. Puntualizza il sindaco Alessandro Ciriani: “Non comprendiamo le scene di giubilo del comitato schierato contro la realizzazione del Polo Young poiché qui non ci sono né vinti né vincitori. Di fatto quello di oggi è un rinvio che consentirà al Tribunale di approfondire la vicenda con del materiale in più su cui poi decidere. Il progetto non è stato stralciato o bocciato, ma sono stati semplicemente disposti 15 giorni in più per valutare la legittimità del ricorso, l’ammissibilità dello stesso, per poi entrare nel merito. Pertanto – conclude il sindaco – attendiamo sereni e fiduciosi la decisione del TAR”.
Nel frattempo oggi si è esaurita anche l’ordinanza che dal 27 dicembre prevedeva il divieto di sosta delle auto a ridosso del Palamarmi per consentire il posizionamento dei cassoni per il recupero materiale di arredo. Tanto che durante la mattinata un’auto è stata rimossa col carroattrezzi perché intralciava il passaggio dei mezzi.