Assemblea sinodale: il seme di una esperienza senza precedenti

Per la prima volta ad un’assise di vescovi sono stati chiamati a partecipare uomini e donne battezzati con diritto di voto; per la prima volta si è voluto procedere a partire dall’ascolto il più ampio possibile di tutti i cristiani appartenenti al popolo santo di Dio. Non un cammino solo per esperti di ‘cose di Chiesa’ ma un coinvolgimento di tutti 

Il cammino compiuto dalla Chiesa in questi ultimi anni è stata definita “un’esperienza senza precedenti” (Lettera della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi al Popolo di Dio, 25 ottobre 2023). Per la prima volta ad un’assise di vescovi sono stati chiamati a partecipare uomini e donne battezzati con diritto di voto; per la prima volta si è voluto procedere a partire dall’ascolto il più ampio possibile di tutti i cristiani appartenenti al popolo santo di Dio. Non un cammino solo per esperti di ‘cose di Chiesa’ e competenti di questioni pastorali, ma un coinvolgimento di tutti per una più piena partecipazione alla vita cristiana da parte di ogni battezzato. Questo spirito di comunione, partecipazione e missione è stato anche ciò che ha animato il cammino sinodale nella nostra Diocesi, che ora sta vivendo una sua tappa fondamentale, perché consegna al vescovo il frutto di tanti incontri tra persone che hanno mostrato interesse a rinnovare lo stile di vita ecclesiale. Un primo ringraziamento va al Signore che ha manifestato la sua presenza nelle nostre comunità attraverso volti di uomini e donne appassionati del vangelo e pronti a mettersi a servizio della Chiesa, perché essa sia animata da discepoli innamorati di Cristo e, in nome di lui, di ogni uomo. Il Risorto ci ha fatto toccare con mano, pur nelle differenze e resistenze, che egli ha in mano il cammino della nostra Chiesa diocesana e per lui siamo importanti. Un secondo ringraziamento va a Papa Francesco che non smette di indicare come prioritaria per la vita della Chiesa l’evangelizzazione. Siamo Chiesa per portare il vangelo di Gesù, non le nostre idee, elaborazioni dottrinali o indicazioni morali. Queste sono necessarie nella misura in cui ci aiutano a far trasparire la buona notizia del Dio-con-noi, ma non si può far diventare i mezzi dei fini. Un terzo ringraziamento che mi sento di esprimere è alle persone incontrate in questi anni per il cammino sinodale, ai membri della Segreteria Generale, ai facilitatori e moderatori, ai delegati, ai sacerdoti e ai vicepresidenti dei Consigli Pastorali che si sono resi promotori di stile sinodale nella nostra Chiesa. Grazie di cuore, perché l’impegno profuso è dono dello Spirito che ha posto in voi la buona volontà di operare per il bene di tutta l’umanità. Viviamo a pieno, dunque, questa settimana, ma già con lo sguardo avanti, pronti ad attuare alcune indicazioni importanti per essere Chiesa di Gesù nel nostro tempo, per vivere e testimoniare l’amore di Dio per ogni persona e per questo nostro mondo.

Giuseppe Pellegrini

Vescovo di Concordia-Pordenone