Cultura e Spettacoli
Il presepe di Spilimbergo di Alessandro Serena in Aula Nervi
"Una straordinaria umanità che si esprime nello sguardo e negli occhi eloquenti" così Alessandro Serena descrive il suo incontro con Papa Francesco. Serena, spilimberghese, è autore non solo del presepe in mosaico in piazza Duomo nella sua città, ma anche del grande trittico che raffigura la Natività e i santi Francesco e Chiara, che si trova in Aula Nervi in Vaticano.
“Una straordinaria umanità che si esprime nello sguardo e negli occhi eloquenti” così Alessandro Serena descrive il suo incontro con Papa Francesco. Serena, spilimberghese, è autore non solo del presepe in mosaico in piazza Duomo nella sua città, ma anche del grande trittico che raffigura la Natività e i santi Francesco e Chiara, che si trova in Aula Nervi in Vaticano. L’opera di Serena è stata esposta per la prima volta con gli altri presepi realizzati in occasione dell’800° anniversario del primissimo presepe di Greccio, in un evento inaugurale che si è tenuto il 9 dicembre alla presenza anche del Santo Padre. “Ha dedicato qualche minuto a quest’opera; durante l’incontro, a cui ha partecipato anche mio figlio Michelangelo, gli ho fatto dono di un mio libro” prosegue Serena. Il mosaico è il frutto di 500 ore di lavoro ed è costituito da 32mila tessere “ciascuna rappresenta un pensiero, le tessere sono come musica nello spazio, uno sbaglio è come una stonatura” prosegue Serena che ha realizzato quest’opera da solo, con l’ausilio del figlio solo per la realizzazione dei pannelli strutturali e del basamento. Un’operazione in silenzio per via dei vincoli di riservatezza. “La Diocesi di Rieti aveva il compito di organizzare le iniziative legate all’800° di Greccio e a sua volta ha dato incarico a una società di Venezia, Fondaco Italia. La vigilia di Natale dello scorso anno alcuni loro rappresentanti (all’epoca non lo sapevo) sono venuti a visitare Spilimbergo e hanno visto il presepe. Un mese e mezzo dopo ho ricevuto una telefonata in cui mi chiedevano un bozzetto per un’opera destinata alla Sala Nervi”. Le 32mila tessere arrivano tutte dalla antica fornace Orsoni di Venezia; la loro giustapposizione sia per forma sia per colore si basa su specifiche scelte. Il disegno ha una impronta figurativa rinascimentale. Ai piedi della Sacra Famiglia, San Francesco a mani aperte accoglie una scia luminosa che rappresenta l’acqua viva che sgorga da Gesù. Accanto Santa Chiara meditativa è nella preghiera. La veste rossa di Maria è realizzata con sottili tessere rosse rettangolari, mentre “per il mantello azzurro ho utilizzato tessere irregolari trapezoidali. Anche per la veste bianca del Bambino le tessere sono piccole e trapezoidali; nel mosaico la grana, le sfumature, le differenti texture servono a suggerire il volume e il movimento” spiega Serena. La soddisfazione per questa convocazione è stata grande, “dopo il Santo Padre anche il presidente e il segretario del Governatoratto, quindi il Cardinale Fernando Vergez Alzaga e suor Raffaella Petrini, si sono soffermati sul presepe a tessere, hanno fatto molti complimenti, è stata una gioia”.Valentina Silvestrini