Regione Fvg: sabato 18, Sopralluogo alla frana di Clauzetto

 Dai sopralluoghi effettuati dai tecnici della Protezione civile regionale si è riscontrato che il fronte in movimento è caratterizzato da una superficie di scivolamento estesa, che ha origine alla quota di 370 metri e che si estende al fondo dell'alveo del rio Molino.

Oggi, sabato 18 novembre,  sopralluogo alla frana di Clauzetto da parte della Regione (ass. Riccardi alla Protezione civile) con il sindaco del comune coinvolto lungo ex provinciale 22 chiusa al transito per smottamento 

“Interverremo come Protezione civile per la tutela della pubblica incolumità, per scongiurare danni ad abitazioni e a infrastrutture poste a valle dello smottamento che si è verificato a seguito delle condizioni meteo avverse di una decina di giorni fa lungo la ex provinciale 22 a Clauzetto”. 

Così questa mattina l’assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che ha eseguito un sopralluogo lungo il tracciato viario della ex provinciale 22, in territorio comunale di Clauzetto, attualmente chiuso al traffico per motivi di sicurezza. L’esponente dell’Esecutivo regionale ha incontrato sul posto il sindaco Giuliano Cescutti e il suo staff, insieme al direttore centrale della Protezione civile Fvg Amedeo Aristei. 

“Avevamo già eseguito un sopralluogo dall’alto grazie a un sorvolo con l’elicottero solo pochi giorni fa – ha spiegato Riccardi -. Lo smottamento si era mostrato subito con la sua evidenza importante. Oggi ne abbiamo avuto conferma. Con il primo cittadino abbiamo percorso la parte della viabilità interessata dallo smottamento: il cedimento del versante ha causato la quasi completa occlusione di un corso d’acqua, determinando la formazione di un piccolo lago. Nella parte più bassa un tombotto riversa ancora materiale fangoso sulla carreggiata”. 

“Eseguiremo un primo intervento di riduzione dei volumi idrici e, in seguito, si procederà all’incisione del piede della frana, per poi posizionare una condotta in acciaio dimensionata per smaltire le portate ordinarie di afflusso lungo il rio Molino – è entrato nel dettaglio Riccardi -. La Protezione civile si è attivata subito per comprendere e definire la possibile evoluzione nel breve termine degli smottamenti”. 

“Provvederemo a mettere in atto le necessarie misure volte alla mitigazione del rischio idrogeologico dovuto all’invaso formatosi a monte della frana, come detto, per evitare l’ostruzione dell’alveo, anche nell’eventualità di un ulteriore scivolamento della frana”, ha spiegato l’esponente della Giunta regionale. 

La massa di terreno in movimento, composta prevalentemente da marne, interessa la maggior parte del versante nord-ovest del Col Centens con interessamento dell’alveo del rio Molino e potenzialmente la sede della ex provinciale 22 della Val Cosa. 

Dai sopralluoghi effettuati dai tecnici della Protezione civile regionale si è riscontrato che il fronte in movimento è caratterizzato da una superficie di scivolamento estesa, che ha origine alla quota di 370 metri e che si estende al fondo dell’alveo del rio Molino. 

In relazione all’apertura della viabilità ex provinciale 22 – fermo restando che la valutazione rimane in capo all’Edr di Pordenone cui spetta il compito di attuare ogni misura di valutazione del dissesto e le conseguenti misure atte alla salvaguardia del pubblico transito – verrà definito come procedere in un vertice che sarà convocato a breve tra gli assessori regionali Riccardi e Amirante e il sindaco di Clauzetto.