Papa Francesco nella veglia di preghiera per la pace: “regina della pace aiutaci tu, perché da soli non ce la facciamo”

Il papa ha presieduto la preghiera per la pace in San Pietro. Prima si è recitato il Rosario, poi il Papa ha rivolto a Maria, regina della pace, la sua preghiera accorata

“Ora, Madre, prendi ancora una volta l’iniziativa per noi, in questi tempi lacerati dai conflitti e devastati dalle armi. Volgi il tuo sguardo di misericordia sulla famiglia umana, che ha smarrito la via della pace, che ha preferito Caino ad Abele e, perdendo il senso della fraternità, non ritrova l’atmosfera di casa. Intercedi per il nostro mondo in pericolo e in subbuglio. Insegnaci ad accogliere e a curare la vita – ogni vita umana! – e a ripudiare la follia della guerra, che semina morte e cancella il futuro”.  È la parte centrale della preghiera del Papa per la pace, recitata questa sera nella basilica di San Pietro, insieme ai partecipanti al Sinodo sulla sinodalità, in occasione della Giornata di digiuno, penitenza e preghiera per implorare la pace nel mondo indetta da Francesco. “Maria, tante volte ci sei venuta incontro, chiedendo preghiera e penitenza”, l’invocazione del Santo Padre: “Noi, però, presi dai nostri bisogni e distratti da tanti interessi mondani, siamo stati sordi ai tuoi inviti. Ma tu, che ci ami, non ti stanchi di noi. Prendici per mano, guidaci alla conversione, fa’ che rimettiamo Dio al primo posto. Aiutaci a custodire l’unità nella Chiesa e ad essere artigiani di comunione nel mondo. Richiamaci all’importanza del nostro ruolo, facci sentire responsabili per la pace, chiamati a pregare e ad adorare, a intercedere e a riparare per l’intero genere umano. Da soli non ce la facciamo, senza il tuo Figlio non possiamo fare nulla. Ma tu ci riporti a Gesù, che è la nostra pace. Perciò, Madre di Dio e nostra, noi veniamo a te, cerchiamo rifugio nel tuo Cuore immacolato. Invochiamo misericordia, Madre di misericordia; pace, Regina della pace!”.

“Scuoti l’animo di chi è intrappolato dall’odio, converti chi alimenta e fomenta conflitti”. È una delle invocazioni del Papa, nella preghiera per la pace pronunciata questa sera nella basilica di San Pietro, insieme ai partecipanti al Sinodo sulla sinodalità, in occasione della Giornata di digiuno, penitenza e preghiera da lui indetta per implorare la pace nel mondo. “Asciuga le lacrime dei bambini – in quest’ora piangono tanto! – assisti chi è solo e anziano, sostieni i feriti e gli ammalati, proteggi chi ha dovuto lasciare la propria terra e gli affetti più cari, consola gli sfiduciati, ridesta la speranza”, le parole rivolte a Maria: “Ti affidiamo e consacriamo le nostre vite, ogni fibra del nostro essere, quello che abbiamo e siamo, per sempre. Ti consacriamo la Chiesa perché, testimoniando al mondo l’amore di Gesù, sia segno di concordia e strumento di pace. Ti consacriamo il nostro mondo, specialmente i Paesi e le regioni in guerra. Il popolo fedele ti chiama aurora della salvezza: Madre, apri spiragli di luce nella notte dei conflitti. Tu, dimora dello Spirito Santo, ispira vie di pace ai responsabili delle nazioni. Tu, Signora di tutti i popoli, riconcilia i tuoi figli, sedotti dal male, accecati dal potere e dall’odio. Tu, che a ciascuno sei vicina, accorcia le nostre distanze. Tu, che di tutti hai compassione, insegnaci a prenderci cura degli altri. Tu, che riveli la tenerezza del Signore, rendici testimoni della sua consolazione. Tu, Regina della pace, riversa nei cuori l’armonia di Dio”.