Pordenone
Pordenonelegge: le “Api grige” di Kurkov autore di “Diario di un’invasione”
La 24^ edizione del festival Pordenonelegge inaugura oggi al Teatro Verdi alle 18.30 con lo scrittore ucraino Andrei Kurkov che presenterà il suo romanzo in uscita anche in Italia "Api grige"
L’attualità della guerra in Ucraina sale sul palco del teatro Verdi di Pordenone per l’inaugurazione ufficiale della 24a edizione della Festa del libro con gli autori, mercoledì 13 settembre ore 18.30. Lo scrittore ospite d’onore è Andrei Kurkov, nato in Russia a San Pietroburgo, trasferito a Kiev da bambino, che scrive in russo ma è – ora – ucraino: una biografia che incarna una realtà di mescolanze di popoli fratelli e, ora, l’un contro l’altro armati. Sarà con lui per l’intervista Alberto Garlini, uno dei curatori di Pordenonelegge: al centro l’ultimo libro di Kurkov, uscito in Ucraina prima dell’inizio della guerra e in uscita in Italia in occasione del festival: “Api grigie“. Al momento poco si può dire, non essendo ancora tradotto in italiano, ma è al contempo vero che, chi si è preso la briga di leggere il suo precedente – bellissimo quanto utilissimo per comprendere quanto sta tragicamente avvenenedo e i comportamenti di ucraini, russi, della chiesa e della politica – “Diario di un’invasione” si è imbattuto in auto citazioni da parte dello stesso Kurkov che vi fa riferimento. La presentazione di Pordenonelegge, lo descrive come “un romanzo su una guerra di cui quasi nessuno sapeva nulla fino a quando gli eventi di febbraio 2022 l’hanno riportata al centro dell’attenzione. Ma Api grigie non è un romanzo sulla guerra o se lo è,
lo è al pari di classici come Il buon soldato Sc’vèik che aiutano a comprendere meglio il mondo. Un romanzo pieno di atmosfera e saggezza, che costringe il lettore a rallentare, ricordandogli ciò che conta di più”. Andrei Kurkov, in “Diario di un’invasione” – che narra cronologicamente i fatti da prima dell’invasione, 29 dicembre 2021, all’11 luglio 2022 – vi fa accenno esplicitamente e sappiamo dunque che ha a che fare con l’agricoltura e l’apicoltura e che protagonista è un agricoltore e apicoltore che vive nel Donbass, epicentro di eventi bellicosi fin dal 2014. La sua vita di prima, fatta come per tutti gli agricoltori dai ritmi eterni del lavoro e della natura, viene sconvolta dai combattimenti e lui dovrà decidere chi e cosa salvare e come salvarsi. Una grande metafora di quello che sta succedendo al popolo ucraino: profughi nel mondo le donne e i bambini, in guerra i giovani e gli uomini. Merita davvero di essere letto “Diario di una invasione” per imparare di luoghi lontani dei quali ben poco i conosce da qui: una immersione in mentalità, tradizioni, fedi religiose e politiche, per andare oltre la velocità della cronaca e provare – col rispetto che si deve a chi ha il cuore straziato dai lutti e dalle distruzioni – a comprendere e ad apprendere. Senza mai scordare quello che Kurkov stesso vi scrive: “Per me questa è già una ’guerra mondiale’”.
ANDREI KURKOV
23 aprile 1961, San Pietroburgo (Russia)
Scrittore nato in Russia, ma di origine ucraina, vive a Kiev dall’età di due anni. E’ un autore ucraino che scrive in russo. Si dedica alla scrittura fin da giovane ma ha un hobby particolare: a 12 anni possedeva già la settima collezione di cactus dell’Ucraina. È autore di romanzi e di libri per bambini. Il suo ultimo romanzo “Api grigie” sta per uscire n Italia, ma in patria è già un successo: al momento dell’invasione della Russia erano in corso le riprese per farne un film, che sono state ovviamente interrotte.Tra le sue opere sono disponibili in italiano: “Jimi Hendrix a Leopoli”, Keller editore, 2020; “La pallottola in cerca dell’eroe”, Keller editore, 2020; “Picnic sul ghiaccio”, Keller, 2017 e Garzanti 2000; “L’ indomito pappagallo”, Keller, 2016; “Il vero controllore del popolo”, Keller, 2014; “Diari ucraini”, Keller, 2014; “L’ultimo amore del presidente”, Garzanti Libri, 2008; “I pinguini non vanno in vacanza”, Garzanti, 2006; “L’angelo del Caucaso”, Garzanti, 2003; “L’orecchio di Kiev”, Marsilio, 2023.