Pordenone
Pordenonelegge: Federico Rampini e la speranza africana
"I paesi occidentali devono cambiare approccio verso l'Africa, anche per evitare critiche verso la loro politica estera spesso paternalista o neocolonialista". Federico Rampini parlerà di Africa oggi alle nel Teatro Verdi
Dopo anni in cui l’interesse della geopolitica era concentrato soprattutto sulla Cina e con i suoi rapporti tra Stati Uniti e Russia, ultimamente, soprattutto dopo la recrudescenza degli ultimi colpi di Stato, il focus si sta spostando in Africa. Un mese dopo il golpe che ha portato alla destituzione del presidente del Niger, Mohamed Bazoum, i soldati hanno annunciato di aver posto fine al regime di Ali Bongoin in Gabon. Il golpe in Gabon è evidentemente una rivolta contro i francesi con i militari che potrebbero guardare a Mosca e a Pechino per trovare nuovi alleati. Il Presidente francese Emmanuel Macron ha parlato di “ripristino della democrazia” e di reinsediamento del “presidente democraticamente eletto”. La sua preoccupazione però non è solo politica, ma anche economica per le risorse naturali che si trovano in Africa. Basti pensare al Niger che è il principale produttore di uranio per le 19 centrali atomiche francesi. La situazione è complessa e ci sono molte proteste contro i francesi e, in generale contro l’Occidente. Queste proteste sono alimentate dall’esterno ma anche dalla stessa popolazione che si chiede, da sempre, come è possibile che in un Paese ricco di risorse come l’Africa manchino quasi completamente le infrastrutture e un gabanese su tre viva al di sotto della soglia di povertà. I paesi occidentali devono quindi cambiare il proprio approccio, anche per evitare critiche nei confronti della loro politica estera, spesso definita “paternalista” o “neocoloniale”. Allo stesso tempo bisogna salvaguardare i pericoli per la democrazia e cercare di evitare l’ingresso di influenze russe nei Paesi africani che non fanno sperare in un futuro di pace. Questi argomenti legati all’Africa e al suo futuro verranno trattati a Pordenonelegge da Federico Rampini, editorialistadel “Corriere della sera”, ospite della manifestazione venerdì 15 settembre alle ore 18 al Teatro Verdi per l’incontro “La speranza africana. Storie di rinascita di un continente”. Secondo Rampini, dagli anni Settanta, quando si spensero le prime speranze di rinascita nell’epoca dell’indipendenza postcoloniale, che l’Occidente ha mescolato la sindrome della pietà, i complessi di colpa e una “cultura degli aiuti umanitari” destinata a collezionare insuccessi e a creare dipendenza e corruzione. Il nostro futuro si gioca in Africa? Certamente dal punto di vista della strategia legata ai cambiamenti climatici, che riuscirà ad avere successo solo se l’Occidente coinvolgerà i paesi africani considerandoli come partner e facendo in modo che il sistema finanziario internazionale riesca a sostenere gli obiettivi di transizione energetica del continente.