Il pesce volante da Castions di Zoppola a Venezia

Al Salone Nautico di Venezia 2023 c’è anche il grande pesce volante progettato da Roberto Pagura, direttore artistico e fucina creativa di Molino Rosenkranz

Al Salone Nautico di Venezia 2023 c’è anche il grande pesce volante progettato da Roberto Pagura, direttore artistico e fucina creativa di Molino Rosenkranz. La richiesta è arrivata all’Associazione culturale che ha sede a Castions di Zoppola (Pn) dalla Direzione artistica di Vela SpA, la società in-house del Comune di Venezia che organizza tutti i più grandi eventi come il Carnevale, la Regata Storica, la Festa del Redentore e, appunto, il Salone Nautico che, da oggi (31 maggio) al 4 giugno, presenta le eccellenze della nautica da diporto internazionale, con molte world premier, tra design, motori, ambiente e sostenibilità.

 

L’insolito pesce “nuoterà nell’aria” a 15 metri da terra grazie all’elio che dà volume e leggerezza ad una struttura lunga oltre 7 metri, larga 3 e alta circa 5 metri. Ancorato al suolo dell’Arsenale, la creatura di Molino Rosenkranz sfoggia non solo i colori distintivi del Salone, bianco e blu, ma con una connotazione artistica che riprende le antiche carte nautiche, restituisce nel muso del pesce le sembianze del simbolo di Venezia: il leone.

 

Non è la prima volta che Pagura firma opere del genere soddisfacendo le committenze in termini di progettualità, creatività e tempistiche di consegna: per il Carnevale di Venezia di qualche anno fa è stato realizzato un grande asino volante, ma anche gabbiani e incredibili figure dell’immaginario.

 

«E’ una grande soddisfazione portare ancora una volta a Venezia qualcosa di nostro – commenta Roberto Pagura – e questa volta anche al Salone Nautico, che non è solo una prestigiosa esposizione nautica, ma anche arte, cultura, intrattenimento…colpi d’occhio e colpi di scena in un luogo unico al mondo. E poi… siamo particolarmente onorati che il nostro pesce voli vicino alla celebre opera “Building Bridges” dello scultore italoamericano Lorenzo Quinn, figlio del grande attore Anthony Quinn, costituita da sei coppie di mani unite a formare una fila di ponti posti sui bacini di carenaggio dell’arsenale».