Teatro a Villa Varda il 26 maggio

La rassegna teatrale prevede 4 appuntamenti fino al 23 giugno, a iniziare domani con “Diese franchi de aqua de spasemo”

Ritorna il tradizionale appuntamento con “Teatro d’estate a Villa Varda”, la rassegna teatrale organizzata nel Parco di Villa Varda, a Brugnera, da Fita Pordenone in collaborazione con Fita Uilt, Comune di Brugnera e tantissime associazioni locali, in primis “Festa del Vino di San Cassiano” e “Brugnera in Festa”. A partire da venerdì 26 maggio, alle 21, per quattro venerdì, andranno in scena quattro spettacoli teatrali che costituiscono parte integrante di “Brugnera racconta: La Linea”, progetto culturale del Comune di Brugnera. In caso di maltempo la manifestazione si sposterà nel Salone della Festa del Vino, a San Cassiano.

“Teatro d’estate a Villa Varda” si apre venerdì 26 maggio, alle 21, con “Diese franchi de aqua de spasemo”, opera portata in scena dall’Associazione Culturale “Satiro Teatro” di Vedelago (Treviso), la regia di Roberto Cuppone, con Gigi Mardegan e liberamente tratta dall’opera omonima di Jane Connerth (Canova Editore). Questo primo spettacolo rientra anche nel progetto “Ciacole” sulla tutela dei dialetti di origine veneta promosso dalla compagnia Etabeta Teatro con la collaborazione “I commedianti per scherzo”. Per questo motivo lo spettacolo verrà anticipato da un breve e divertente estratto di “Pèdho al tacon del buso” presentato da “I Commedianti per scherzo”.

L’umanità contadina veneta della prima metà del secolo scorso nelle memorie di un medico di campagna. In una stalla adibita ad ambulatorio di fortuna – un scalon da bruscar come attaccapanni, una bunela come lettino e nell’angolo un scagnel da monzar – quattro personaggi di quella remota campagna veneta, così lontana eppure per noi ancora così vicina, bussano alla “nuova” scienza, confrontano antiche rassegnazioni con nuovi rimedi. Quattro vinti dalla storia, Campanèr e Sante, Mercede e Cristiàn, mezzo secolo dopo restituiscono a quel dottorino coraggioso, simbolicamente fuori scena, la loro lezione di ignorante saggezza. Non si sa più se ridere o piangere.