Dal Mozambico il saluto di don Lorenzo Barro

E' appena tornato in Mozambico e ci racconta le prime attività, celebrazioni e incontri con seminaristi

ono arrivato a Nacala nel pomeriggio del 10 maggio. Dopo il viaggio e quattro mesi di ferie in Italia avrei avuto bisogno di una decina di giorni tranquilli per riadattarmi, ma non si è potuto fare così: padre Maia aveva già organizzato celebrazione e incontro a Mazua con gli animatori per sabato 13. Nel pomeriggio di venerdì 12 ci siamo trasferiti da Nacala ad Alua, dove ho presieduto la messa, come vicario del vescovo, con i pellegrini della parrocchia di Namahaca e il gruppo locale della Legione di Maria.La mattina seguente, partenza alle 5 per Mazua. Tre ore di guida per riprendere confidenza con la strada dopo le piogge, ma già abbastanza asciutta per evitare i problemi del fango. E finalmente l’incontro con la comunità e gli animatori. C’è bisogno di lasciare qualche soldino per le attività in corso. Saluto alcuni laristi e lariste che sono venuti a messa, approfittando della settimana di interruzione tra il primo e il secondo semestre.Tutto sembra tranquillo, ma quando chiedo agli animatori se loro, a contatto con la gente, sono riusciti ad interpretare quello che è successo alla missione, quale fosse il messaggio per noi, Samuel (l’animatore regionale di Chipene) mi dice: “Padre, siamo disorientati anche noi, perché non siamo riusciti a capire e rimaniamo incerti con paura”. Mi pare che la risposta fotografi molto bene la situazione.Concordiamo una data per riunire un consiglio parrocchiale (con numeri ridotti di partecipanti) e alcuni orientamenti per riprendere le nostre attività, mangiamo qualcosa e torniamo a Nacala. Dopo quattro mesi fuori da queste strade, è stata una giornata pesantina!Domenica 14 maggio, stando in città, approfitto per andare a celebrare a Nacuxa e incontrare i seminaristi. Anche lì c’è festa e approfittano per far celebrare il Vicario (che invece sarebbe più contento di stare tranquillo ad ambientarsi…): anche a Matibane si ufficializza la costituzione di un gruppo della Legione di Maria, con la promessa solenne dei membri. Inoltre, vengono premiati i seminaristi che si sono impegnati nel laboratorio per la produzione dei ceri pasquali (venduti poi a varie parrocchie della diocesi).Dopo messa ci riuniamo con i seminaristi, nella loro cappella. Sono 66: 31 diocesani, 29 della Congregazione della Missione (Vicentini), 6 Scolopi. Il gruppo di Chipene è di 11 ragazzi tra i diocesani. La prossima settimana dovrebbero essere pubblicati i voti del primo trimestre per chi frequenta la scuola secondaria. C’è attesa!Il sabato pomeriggio i ragazzi del secondo e terzo anno escono per l’attività pastorale nelle comunità della parrocchia. Mezzo di trasporto: bicicletta. Quelli che vanno più lontano impiegano due ore, due ore e mezza per andare, altrettanto per tornare. Ma è una fatica gradita.Visito gli ambienti costruiti quest’anno per dare respiro al seminario: due camerate con bagno e una sala per incontri e studio. Assolutamente necessarie per gestire l’aumento dei seminaristi.Pranzo con l’equipe, così ci aggiorniamo anche su alcuni aspetti organizzativi del seminario, legati alla riforma dei cicli scolastici della scuola secondaria e dalla sollecitazione da Roma di portare a due anni il corso propedeutico. Ne riparleremo al rientro del vescovo.E si chiude qui il primo fine settimana dopo il ritorno in Mozambico.Don Lorenzo BarroVicario generale diocesi di Nacala