Diocesi
Portogruaro: il 27 aprile la messa per i vescovi sepolti in Sant’Andrea
Venerdì 28 aprile è il giorno prescelto, anniversario dell’ultima apertura della tomba per accogliervi diciotto anni fa (28 aprile 2005) le spoglie del vescovo Sennen Corrà, per la presentazione anche dei brevi profili dei nove vescovi di Concordia sepolti a Portogruaro (due in S.Cristoforo e Luigi del "Marconi") che, dotati della foto di ogni presule, sono stati scritti, e appesi in apposite bacheche in plexiglas, ai due lati dell’altare della tomba. Alle ore 18.30 la messa sarà celebrata con un tono pasquale
a tomba dei vescovi di Concordia nel duomo di Sant’Andrea in Portogruaro è stata oggetto negli scorsi mesi di un’opera di riqualificazione.È stata dotata di una lampada in similbronzo posta davanti all’altare, mentre sono state ripassate le parole dorate, da tempo opacizzate, che indicano i nomi e il periodo episcopale dei sette vescovi i cui resti qui riposano dal 1964, anno nel quale il vescovo Vittorio De Zanche, ultimo presule diocesano a risiedere a Porto, li fece traslare dalla tomba loro riservata nel cimitero della città a questa, ricavata davanti al secondo altare di sinistra del duomo. “Per quanto mi riguarda, spero che le mie povere ossa possano rimanere in Portogruaro. Mi sono già preparato un po’ la tomba. Vecchio, faccio come il patriarca Giuseppe e desidero di restare con il mio popolo anche dopo morte”, così mons. De Zanche aveva confidato a monsignor Albino Luciani, allora vescovo della vicina Vittorio Veneto. Lo stesso Luciani, cardinale patriarca di Venezia (e oggi Beato Giovanni Paolo I papa), ebbe a riferire tale confidenza presiedendo le esequie di quel nostro vescovo in questo duomo il 18 aprile 1977. Da rilevare che De Zanche dotò la tomba anche di una parte monumentale, dominata dalla Risurrezione di Cristo, opera dello scultore padovano Luigi Strazzabosco.Venerdì 28 aprile è il giorno prescelto, anniversario dell’ultima apertura della tomba per accogliervi diciotto anni fa (28 aprile 2005) le spoglie del vescovo Sennen Corrà, per la presentazione anche dei brevi profili dei nove vescovi di Concordia sepolti a Portogruaro (due lo sono nella chiesa dei Santi Cristoforo e Luigi già del Seminario e ora del “Marconi”) che, dotati della foto di ogni presule, sono stati scritti, e appesi in apposite bacheche in plexiglas, ai due lati dell’altare della tomba, qualificandola così come un memoriale di storia della diocesi e un giusto tributo all’opera di fede dei vescovi che abitarono a Portogruaro per quasi mille anni e in forma ufficiale e stabile dal 1586 al 1977. Alle ore 18.30 la messa sarà celebrata, con un tono pasquale, alla presenza anche di alcuni familiari degli ultimi vescovi defunti, per diversi dei quali ricorre in questi giorni l’anniversario (mons. De Zanche il 14 aprile, fra Fulcherio di Zuccola il 18 aprile, mons. Corrà il 25 aprile, mons. D’Alessi il 9 maggio; inoltre mons. Tarantino il 15 aprile, padre Bernardino il 7 maggio).La qualificazione avvenuta all’interno del duomo è stata completata con un’ulteriore bacheca in plexiglas, addossata alla colonna del tempio frontale alla tomba, che illustra i profili di ulteriori quattro vescovi (uno è cardinale) portogruaresi di origine, tra i quali il venerabile vescovo padre Bernardino, onorato dallo scorso anno con un dipinto appeso in forma permanente a un’altra colonna del duomo, pure essa nei pressi del sepolcro episcopale. Questo diventa così un luogo importante anche per la storia della “città dei vescovi”.Walter Arzaret