“Firmato da te”. A Pordenone la rete dell’aiuto passa dall’Emporio solidale

Sembra un semplice negozio di vicinato solidale di 120 metri quadrati che fornisce beni alimentari a persone in difficoltà, ma in realtà è molto di più: l’Emporio Solidale, inaugurato nel 2019 e realizzato dalla Caritas della diocesi di Concordia-Pordenone, in collaborazione con la Croce Rossa, la Chiesa Battista e la San Vincenzo è un luogo di scambio e di conforto, un primo accesso all’aiuto indirizzato dai centri diocesani e parrocchiali di ascolto o dai servizi sociali.

Firmato da te racconta il progetto della Caritas diocesana che promuove il circuito della solidarietà sostenendo le persone in condizioni di povertà o di disagio sociale.Sembra un semplice negozio di vicinato solidale di 120 metri quadrati che fornisce beni alimentari a persone in difficoltà, ma in realtà è molto di più: l’Emporio Solidale, inaugurato nel 2019 e realizzato dalla Caritas della diocesi di Concordia-Pordenone, in collaborazione con la Croce Rossa, la Chiesa Battista e la San Vincenzo è un luogo di scambio e di conforto, un primo accesso all’aiuto indirizzato dai centri diocesani e parrocchiali di ascolto o dai servizi sociali. Il progetto, attivato grazie anche al contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, racconta l’importanza di creare relazioni a partire dalla normalità di un gesto apparentemente scontato come l’acquisto del cibo o di prodotti per bambini. “Il progetto dell’Emporio Solidale a Pordenone si chiama Tutta un’altra spesa – ha spiegato Andrea Barachino, direttore della Caritas diocesana di Concordia-Pordenone, a Gianni Vukaj nella nuova puntata della serie Firmato da te in onda su Tv2000 – Nasce per rispondere ai bisogni segnalati dalle Caritas parrocchiali, con cui abbiamo lavorato nell’ideazione e sviluppo del centro. Sono state coinvolte le realtà che già operavano a Pordenone ma anche i potenziali beneficiari per capire con loro se questa modalità poteva meglio rispondere ai loro bisogni. Siamo riusciti a farlo diventare realtà grazie ai contributi dell’8xmille che hanno consentito di affittare lo spazio, di formare e mettere a disposizione anche la persona che segue direttamente l’emporio, e di permetterci i primi approvvigionamenti di beni”. Una struttura di solidarietà che abbraccia il territorio alimentata quotidianamente anche dalle diverse realtà caritative che si occupano di distribuzione di beni alimentari a Pordenone. Ci sono volontari che incontrano le persone già nei centri di ascolto, altri che recuperano i prodotti in scadenza e li portano in Emporio e poi coloro che sistemano la merce e si occupano di accogliere gli ospiti. Una grande rete di protezione sociale che comincia dall’ascolto e si concretizza in un aiuto quotidiano. “Le persone vengono all’emporio perché segnalate dai centri di ascolto aderenti che fanno riferimento ai partner istituzionali – sottolinea Tatiana Pillot responsabile del progetto -, quindi viene assegnata una tessera in rapporto alla situazione economica, al numero dei componenti del nucleo familiare e ad altre esigenze particolari”.I numeri raccontano una situazione di fragilità diffusa e legata alle famiglie. Secondo gli accessi registrati dalla responsabile, l’affluenza è in continuo aumento – attualmente ci sono circa 40 famiglie al giorno – e complessivamente si parla di circa 300 nuclei che significa più di mille individui, tra cui 300 minori. “Arrivano persone di diversa estrazione sociale e nazionalità, di tutte le età – aggiunge Concetta Sebastiano, volontaria della Croce Rossa – spesso donne sole con bambini”. Ed è appunto una delle signore beneficiarie a ribadire che l’Emporio costituisce un punto necessario per la sua esistenza: “Qui facciamo la spesa ma prendiamo anche vestiti, pannolini, tutto quello di cui abbiamo bisogno”. La spesa, per quanto essenziale, resta comunque un primo approccio che poi si declina in un’azione più complessa di supporto. La frequentazione dell’Emporio consente di avviare un percorso di reciproco approfondimento che arricchisce il volontario e la persona in momentanea difficoltà economica. “Ci sentiamo di dire – conclude la volontaria della Croce Rossa – che la nostra attività va oltre il sostentamento: da noi tutti trovano una buona parola e anche un po’ di confidenza in più”. Le testimonianze di Andrea, Tatiana, Concetta e degli ospiti sono al centro di un nuovo filmato della serie Firmato da te, che racconta, attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l’8xmille destinato alla Chiesa cattolica, seguendo le ricadute di un piccolo gesto nel vissuto di persone e luoghi. Un racconto in prima persona, senza filtri, con un montaggio serrato e cinematografico, che coinvolge lo spettatore nelle pieghe delle tante esperienze sostenute dalla carità cristiana. Il programma, realizzato in collaborazione con il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, mette in luce il valore della gratuità, tocca delleferite che spesso non si vogliono vedere, comprende gli sforzi di una Chiesa in uscita che si prende cura dei più deboli. I video della serie tv mettono in luce i mille intrecci che la Chiesa cattolica è in grado di creare, donando possibilità e speranza, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività nel presente dell’Italia che arranca. Ogni anno, grazie ai contribuenti, si realizzano, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo migliaia di progetti che vedono impegnati sacerdoti, suore e i tantissimi operatori e volontari che quotidianamente rendono migliore un Paese reale, fatto di belle azioni, di belle notizie. Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica equivale ad assicurare conforto, assistenza e carità: una firma si traduce in servizio al prossimo. La Chiesa cattolica si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovarla, a sostegno della sua missione. Sono tanti i progetti documentati nella serie in onda su Tv2000 e disponibili online sul canale YouTube 8xmille.