Siccità: continua l’allarme. la voce del Consorzio di Bonifica Meduna Cellina

In discussione nuove iniziative contro gli sprechi d'acqua

Anticipare le ordinanze dei sindaci contro gli utilizzi impropri dell’acqua per salvaguardare il più possibile le poche scorte disponibili. C’è anche questa ipotesi tra il ventaglio di provvedimenti al momento sul tavolo della Regione. Non era mai successo prima d’ora ma il 2023 potrebbe essere l’anno in cui i tipici divieti estivi vengano adottati addirittura ad aprile. Anche l’ondata di maltempo che si è esaurita nelle ultimissime ore non è stata in grado di ribaltare l’emergenza siccità che praticamente da un anno tiene banco in Friuli Venezia Giulia. L’arrivo della Bora ha subito fatto evaporare la poca pioggia caduta al suolo. Tanto che agricoltori e consorzi di bonifica iniziano a caldeggiare un’anticipazione delle ordinanze comunali antispreco. Se ne è discusso anche pochi giorni fa a Udine durante un tavolo tecnico in Regione presieduto dall’assessore regionale Stefano Zannier. “Se dovesse continuare l’assenza di perturbazioni, saremo purtroppo costretti a sollecitare pure i divieti di utilizzo improprio dell’acqua”, ha spiegato Zannier. Dello stesso avviso il presidente del Cellina Meduna, Valter Colussi, che ricorda come le risorse idriche abbiano “vari scopi, da quello irriguo agli usi civili e industriali”. “Lavoriamo contro il tempo per ridurre i consumi dei soci ma se manca l’acqua, manca per tutti”, ha detto Colussi. Di qui la proposta, ancora alla fase embrionale ma sempre più probabile, che i divieti di bagnare orti e giardini e di lavare le auto scattino già tra qualche settimana. I laghi montani sono vuoti anche a causa delle manutenzioni stagionali degli impianti. A inquietare i sonni degli esperti c’è il livello delle falde sotterranee. La neve caduta durante l’inverno e che anche ieri ha rifatto la propria comparsa in alta quota non è sufficiente ad alimentare un flusso in gravissimo deficit dal 2022. Le risorgive del Noncello sono in secca, il torrente Meduna lamenta una portata dimezzata rispetto alla media storica di una decina di metri cubi al secondo. Va un po’ meglio sul Cellina ma anche qui il quadro non è roseo. In definitiva, solo un’intensissima e duratura precipitazione atmosferica può scongiurare il pericolo di tagli alle forniture e razionamenti già a partire dalla primavera.