Sanità/Tonutti-Asfo: medici privati per la Radiologia

Il direttore generale dell'Azienda Sanitaria Friuli Occidentale Giuseppe Tonutti conferma i primi segnali di recupero dell'attività chirurgica e un appalto per la Radiologia per portare i medici "privati" dentro l'ospedale e garantire ai propri medici l’attività ordinaria appaltando quote anche dell’attività d’urgenza. "Luce in fondo al tunnel" per Medicina d'Urgenza e Pneumologia

A fare il punto sulla sanità pordenonese, è Giuseppe Tonutti, direttore generale dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) che gestisce l’assistenza territoriale e gli ospedali della Destra Tagliamento.

Ad essere in difficoltà in questi anni post-pandemici è stata anche l’operatività delle sale operatorie. Qual è la situazione dei blocchi operatori degli ospedali di Pordenone, San Vito e Spilimbergo?

“Dirigo Asfo dal 10 maggio 2022 e in quel momento l’attività operatoria era bassa. La prima cosa che ho fatto è stata dirottare il personale infermieristico nelle sale operatorie, non è possibile che proprio qui si crei un imbuto. Ma questo processo richiede tempi lunghi, il personale va formato. I frutti di questa operazione abbiamo iniziato a vederli a fine del 2022. Pian piano abbiamo recuperato; non dico che siamo a regime ma stiamo risollevando l’attività chirurgica e spero da marzo si inizino ad avere altri numeri. Certo c’è ancora da lavorare. Anche sul fronte degli anestesisti, stiamo lavorando e c’è un bel gruppo, sono medici che in questi anni hanno sempre risposto bene lavorando ben oltre le 38 ore settimanali. A giorni si chiuderà anche un nuovo concorso”

Attualmente quante sale sono operative?

“Quando sono arrivato partivamo da 6-7 al dì a Pordenone, 1 o 2 a San Vito e 2 per il Day Hospital a Spilimbergo. Abbiamo recuperato e per marzo puntiamo ad arrivare a 9 a Pordenone e 3 a San Vito. L’obiettivo che mi sono posto per riuscire ad andare a regime è un ritmo di dieci a Pordenone e 4 a San Vito, oltre alle due a Spilimbergo”.

Di quanti infermieri c’è bisogno attualmente?

“Diciamo che se ne trovassi sessanta disponibili, li assumerei subito”.

E medici?

“Dipende dalla specialità. Gli ambiti critici sono Pronto soccorso-Medicina d’urgenza, Pneumologia e Radiologia, andrebbe potenziata anche la Medicina interna”.

Di che numeri parliamo?

“Per coprire i tre Pronto soccorso avremmo bisogno di 8-10 medici in più. Il fatto che ci spinge a vedere una luce in fondo al tunnel è che sia per la Medicina d’urgenza sia per la Pneumologia stanno per terminare i corsi di specializzazione da cui usciranno possibili risorse. Il vero problema rimane la Radiodiagnostica”.

Quali i numeri in questo caso?

“Per coprire tutti gli ospedali di Asfo ci vorrebbero almeno 26 radiologi. Al momento siamo a metà. Il problema è che qui non vediamo soluzioni a breve perché non ci sono corsi di specializzazione che finiranno a breve. Eppure è una specialità cardine”.

Quindi?

“Non c’è altra soluzione all’appalto ai privati di alcuni servizi”.

Come il privato convenzionato?

“No è molto più complesso: significa portare gli specialisti di strutture private all’interno dell’ospedale. La loro attività sarà a tutti gli effetti attività di Asfo, ma realizzata in appalto. Non è un semplice privato convenzionato, si porta il privato all’interno. Questo ci dovrebbe consentire di ridurre fortemente le liste d’attesa così da consentire ai nostri medici interni di Asfo di occuparsi di nuovo dei propri pazienti per l’attività ordinaria quotidiana e appaltando quote anche dell’attività d’urgenza”.

Quali saranno le tempistiche?

“Vorremmo andare a gara nel primo semestre 2023, quindi iniziare ad avere il personale aggiuntivo per l’estate. Questo potrà risolvere anche il critico problema delle mammografie annullate anche per pazienti oncologici? Abbiamo implementato con il privato convenzionato demandando gli appuntamenti, cerchiamo di attenuare il disagio ma la soluzione in realtà ce l’avremo solo con l’appalto. Non abbiamo medici e se i radiologi che abbiamo fanno solo urgenze, non riescono a fare altro”.

L’intervista completa su Il Popolo in uscita questa settimana.