Diocesi
Progetti del Centro missionario diocesano per la quaresima
I progetti che lungo il corso della quaresima vi presenteremo su Il Popolo e che sosterremo grazie alle raccolte nelle parrocchie saranno solo alcuni dei più numerosi progetti che ogni anno supportiamo attraverso "il pane per amor di Dio". Sono tanti i bisogni che i missionari ci presentano tutto l’anno e per quello che possiamo cerchiamo di non fare mancare mai la nostra carità.
Il tempo liturgico appena iniziato, la quaresima, ci proietta in un cammino di preghiera e riflessione in attesa della Settimana Santa e della Pasqua, il giorno più importante per ogni credente.La quaresima arricchisce questo cammino di riflessione sulla morte e risurrezione di Gesù con ripetute giornate di digiuno, astinenza, preghiera intensa, elemosina.Come sapete essa è tempo anche per dar spazio ai diversi progetti solidali che ogni anno il centro missionario propone all’interno dell’iniziativa “Un pane per Amor di Dio”.Quest’anno, oltre che al consueto materiale a vostra disposizione – ovvero salvadanai e opuscoli – vi proponiamo di arricchire la vostra quaresima anche con testimonianze, messe missionarie, momenti di preghiera, via crucis che possiamo preparare e viverle insieme sul tema “Di me sarete Testimoni” che è stato presentato il mese di ottobre e si ripete anche per la quaresima e la celebrazione dei Missionari Martiri che vivremo il 24 marzo alle ore 20.30 in Cattedrale.I progetti che lungo il corso della quaresima vi presenteremo qui su Il Popolo e che sosterremo grazie alle raccolte nelle parrocchie saranno solo alcuni dei più numerosi progetti che ogni anno supportiamo attraverso “il pane”.Sono tanti i bisogni che i missionari ci presentano tutto l’anno e per quello che possiamo cerchiamo di non fare mancare mai la nostra carità. Ciò non sempre è utile a risolvere i problemi della gente, purtroppo. Però è segno di un’amicizia tra popoli che siamo chiamati a vivere e costruire ogni giorno.”Andate in tutto il mondo” a costruire ponti, legami, fraternità. Ciò possiamo farlo attraverso il lavoro dei nostri missionari e missionarie che sono sparsi nei cinque continenti e che spesso ci vengono a trovare raccontandoci gioie e fatiche di ogni giorno, e possiamo farlo anche sostenendo concretamente il loro lavoro i loro progetti.I bisogni nel mondo sono sempre gli stessi (purtroppo!) però è cambiata la modalità di colmarli e di affrontare le problematiche. Se un tempo ci si faceva bastare un piccolo dispensario medico con cerotti e paracetamolo oggi occorre sostenere le spese di più grandi ospedali.Se prima ci commuovevano le foto di bambini seminudi e malnutriti, oggi ugualmente dobbiamo essere sensibili alle necessità di chi vive in una caotica città del sud del mondo e affronta il dramma dei nuovi meccanismi di povertà. Non possiamo più “donare con la pancia”, perché emotivamente colpiti da una foto o da una storia, bisogna donare con la testa e con il cuore, ovvero comprendendo che il mondo è cambiato non solo qui da noi, che i bisogni oggi chiedono risposte nuove ed interventi diversi.”Il pane per amor di Dio” non è una proposta di carità per lavarsi la coscienza e sentirsi cristiani migliori, si tratta di un gesto evangelico che ci compromette, che ci fa schierare apertamente dalla parte dei poveri, degli ultimi, dei senza terra, degli invisibili, dei diseredati, dei migranti.Augurando a tutti un buon cammino quaresimale, vi ringrazio da subito per quanto sceglierete di condividere con noi e con i popoli che attendono il nostro aiuto.Alex ZappalàDirettore centro missionario