Guido Alberto Pasolini e l’eccidio di Porzus

Sabato 11 febbraio alle 18 a Casarsa il Centro Studi PPP Andrea Zannini presenta il suo saggio dedicato al fratello di Pier Paolo ucciso nella malga di Porzûs, eventò che segnò la vita del poeta

Ricorrerà domenica 12 febbraio l’anniversario della morte di Guido Alberto Pasolini, fratello di Pier Paolo, arruolatosi a 19 anni nella brigata “Osoppo” e ucciso dai Gap comunisti nell’eccidio alle malghe di Porzûs, ai confini con la Jugoslavia, nel 1945. Una tragedia che segnò profondamente Pier Paolo.

Il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa renderà omaggio a Guido Alberto sabato 11 febbraio 2023, alle 18, con la presentazione del libro L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e…, pubblicato per Marsilio dallo storico e saggista Andrea Zannini. L’evento, a ingresso libero, si svolgerà nella sala consiliare del Comune a Palazzo Burovich de Zmajevich. Andrea Zannini, professore ordinario di Storia moderna all’Università di Udine, sarà affiancato dagli storici Tommaso Piffer e Paolo Pezzini. Il suo saggio si propone il compito di illustrare quei tragici anni in cui combatté e fu ucciso Guidalberto, detto Ermes, il nome partigiano che si era dato. Ma è soprattutto il ritratto di un uomo, di un fratello. Come scrive Walter Veltroni nella prefazione, il libro “è un’analisi approfondita dell’impatto che quella morte ebbe sul poeta, un ragazzo più grande di 5 anni che aveva passato i mesi di occupazione nazista, di bombardamenti e di guerra non con i ribelli in montagna ma con la madre e gli amici a Casarsa, tra paura, esplosioni e una febbrile produzione creativa”.

Sempre sabato, alle 20.45, l’Associazione Epicantica – Festival Wunderkammer porterà in scena nel Teatro Pasolini di Casarsa lo spettacolo 30 settembre 1499 ovvero I Turcs tal Friul di Pierpaolo Pasolini.Un nuovo, innovativo allestimento de I Turcs tal Friul, il dramma scritto nel 1944 da Pasolini e mai pubblicato, che contiene la più bella pagina da lui dedicata al fratello Guido. Partendo dalla nuova traduzione in italiano curata nel 2019 dal poeta Ivan Crico, il testo, interpretato a voce sola, si arricchisce delle musiche dell’epoca in cui è ambientata la tragedia, il Friuli del Quattrocento, con incursioni contemporanee e live electronics. A portare sul palco questo omaggio a Pasolini, la voce dell’attore Lorenzo Zuffi, Federico Rossignoli al liuto, il soprano Teodora Tommasi che, oltre a prestare la voce farà scorrere le sue dita su un’arpa gotica, il contralto Florencia Menconi, il basso Breno Quinderè, il tenore Henry Van Hengen, qui anche al trombone rinascimentale a coulisse , Paola Erdas al clavisymbalum e salterio e le live electronics di Francesco Gulic per una serata dove regnano sonorità diversissime in una commistione tra antico e moderno.