Fvg: la natalità, nonostante la lieve ripresa, resta in calo costante

Nel complesso in dieci anni i punti nascita attivi nelle ex province di Gorizia e Trieste (Monfalcone e Burlo) hanno perso il 10,4% di nati, quelli di Pordenone l’11.3 e quelli di Udine il 33.3% ad indicare probabilmente la presenza di dinamiche sociali diverse nelle tre aree pur essendo il Friuli una regione molto piccola.

ll dato importante che emerge andando a studiare la natalità locale è che dopo qualche anno il numero dei nati in FVG è aumentato anche se di poco. Questo ha permesso ai punti nascita di Udine e Trieste di ritornare al di sopra dei 1500 nati/anno e ai punti nascita di Latisana e di S Vito di mantenersi sopra la soglia critica dei 500 nati.Il numero medio di nati per punto nascita è di 865. Siamo quindi sempre distanti da quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 che fissa in almeno 1000 nascite/anno lo standard a cui tendere per il mantenimento dei punti nascita.I nati sono aumentati di 79 unità in un anno. Quindi molto poco. I dati quando scorporati in due semestri, mostrano che un recupero della natalità è avvenuto solo nei primi sei mesi 2022 rispetto allo stesso periodo 2021 mentre nel 2° semestre il numero di nati è sovrapponibile a quello degli anni precedenti. Si tratta probabilmente di una transitoria differenza da imputare al periodo pandemico che ha causato un calo più importante di nati nel primo semestre 2021 rispetto ai mesi precedenti e successivi. Il prossimo anno ci aiuterà a capire se questa può essere la spiegazione o meno.Nel complesso in dieci anni i punti nascita attivi nelle ex province di Gorizia e Trieste (Monfalcone e Burlo) hanno perso il 10,4% di nati, quelli di Pordenone l’11.3 e quelli di Udine il 33.3% ad indicare probabilmente la presenza di dinamiche sociali diverse nelle tre aree pur essendo il Friuli una regione molto piccola.Come negli anni precedenti si conferma che nel secondo semestre 2022 il numero di nati è superiore rispetto al primo: 52.5% vs 47.5%.I punti nascita che hanno permesso un bilancio positivo nel numero dei nati in FVG sono stati soprattutto quelli di Trieste e Monfalcone.I punti nascita situati sul confine con il Veneto mostrano una complessiva invariata capacità di attrazione con un aumento significativo di nati da fuori Regione osservato nel punto nascita di Pordenone.Il numero di nati figli di mamme provenienti dalla base USAF mostrano un trend sia a Pordenone che al Policlinico S Giorgio in riduzione. Forse anche gli americani hanno cominciato a fare meno figli.Considerato che la fasce di donne in età fertile non sta aumentando è difficile ipotizzare una ripresa reale della natalità nei prossimi anni.La prossima amministrazione regionale si troverà a dover prendere in considerazione due problemi1- la razionalizzazione della rete dei punti nascita.2- politiche di sostegno alla natalità, simi li a quelle presenti in Francia, se si vuole invertire questo trend negativo presente ormai da più di 10 anni.Roberto Dall’Amicoi