Medici di base in aiuto al Pronto soccorso: siglato l’accordo

Siglato l'accordo tra Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e Asfo (Azienda Sanitaria Friuli Occidentale): si prevede un corso ad hoc in seguito al quale i medici di famiglia potranno dare supporto ai colleghi ospedalieri del reparto d'emergenza

Il Pronto soccorso dell’ospedale civile versa in grandi difficoltà, per l’enorme mole di utenti e la scarsità di personale. Uno spiraglio di luce, però, potrebbe arrivare dai medici di medicina generale, nonostante anche questi abbiano problemi di personale e siano a caccia di nuove leve. Questo, grazie a un accordo tra la Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale) e l’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale (AsFo): con un corso ad hoc, i medici di base potranno dare una mano ai colleghi del Pronto soccorso. Il patto costituisce un’integrazione all’accordo nazionale del 28 aprile del 2022, che definisce i compiti del medico di emergenza sanitaria territoriale. Si parla di quei dottori di cui ormai il nostro territorio era di fatto sguarnito, ma su cui ora grazie a un nuovo corso potrà nuovamente contare. C’è un comma che sostiene che i medici di emergenza territoriale possano “collaborare, per il tempo in cui non sono impegnati in compiti propri dell’incarico, nelle attività di primo intervento dei presidi territoriali delle Aziende sanitarie e nelle strutture di Pronto soccorso degli ospedali”. Aperta anche la possibilità di operare interventi di assistenza e di soccorso avanzato su mezzi attrezzati e auto mediche. “È stata valutata la grave carenza di organico nella dirigenza medica – dicono all’AsFo – e in particolare del personale medico assegnato a Pronto soccorso e Medicina d’urgenza. Su queste basi abbiamo siglato un accordo, anche economico, per dare una mano ai reparti d’emergenza. E i medici disponibili non saranno soltanto due, cioè quelli che nel Friuli Occidentale fanno attualmente parte della stringata emergenza territoriale. Ce ne sono infatti altri dodici che stanno ultimando il corso necessario ad aggiungere alle proprie competenze da medico di medicina generale anche gli elementi dell’emergenza e dell’urgenza. Potranno essere a bordo delle auto mediche che seguono le ambulanze nei casi più gravi e, cosa più importante, potranno coprire anche dei turni nei Pronto soccorso degli ospedali.

Il medico di medicina generale che presterà il suo servizio in Pronto soccorso o a bordo di un auto medica continuerà ad essere un professionista convenzionato, cioè a mantenere lo stesso trattamento contrattuale da medico di base e non da dipendente della singola Azienda sanitaria. Sono previste remunerazioni aggiuntive, che si articolano in base a due funzioni: le operazioni nei Pronto soccorso aziendali e la garanzia delle attività della Sores, quindi la presenza sulle auto mediche.