Cultura e Spettacoli
Amore/Incontri di Gian Carlo Venuto alla Galleria Sagittaria
La 487a mostra d’arte che la Galleria Sagittaria di Pordenone (in via Concordia sette), ha per protagonista Gian Carlo Venuto che vive e lavora a Milano e a Udine, dove è nato. Titolo "Amore Incontri". Venuto ha esposto alla Sagittaria in una personale già venticinque anni fa.
La 487a mostra d’arte che la Galleria Sagittaria di Pordenone (in via Concordia sette), inaugura. La vernice è avventa sabato 10 dicembre, protagonista Gian Carlo Venuto che vive e lavora a Milano e a Udine, dove è nato. Docente emerito presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Artista-docente in pittura, decorazione, anatomia artistica e graphic design. Si occupa principalmente di pittura murale, affreschi, mosaici, ceramiche, vetrate artistiche e incisioni calcografiche.Titolo della mostra “Amore Incontri”. Venuto ha esposto alla Sagittaria in una personale già venticinque anni fa.”In questo lasso di tempo – scrive Fulvio Dell’Agnese – Venuto ha eseguito oli, incisioni e affreschi che testimoniano con forza una poetica adesione alla realtà mediata da scrittori e artisti legati alla terra che l’autore meglio conosce (ecco quali sono gli Incontri, da Amedeo Giacomini a Elio Bartolini, dal Rilke delle Elegie duinesi a Tina Modotti, ritrovata sulle coste del Messico), o una visione di natura che fa anche dell’elemento decorativo lo strumento di una ritmica introspettiva: è quanto accade nella lunga serie dei Cieli, liquide velature di nubi sciolte sulla tela o raggrumate concrezioni d’olio e di vento su tavole e cornici, ma pure nei cadenzati festoni vegetali di Danubius umbratilis, che sembrano da sempre pencolare su un mondo umido e oscuro, in cui ogni giorno attraverso l’arte tocca ricercare il senso delle cose. quel che le opere manifestano sono i dialoghi – ecco gli Amores! – intrecciati dall’artista con l’antico e con la dimensione del sacro; e in questo caso, che il riferimento vada alla pittura romana (nei ritratti di provinciali mediterranei sospesi nel tempo, che Venuto definisce Migrantes) o ai Crocifissi padovani di Donatello (primo fra tutti quello – sublime – di recente riscoperto nella Basilica dei Servi), il prisma della citazione culturale serve sempre a riflettere l’immagine da cui si è partiti: quella di un uomo eroicamente inchiodato alla propria fragilità”.Ad aprire la mostra è un omaggio al Centro Iniziative Culturali Pordenone, il cui marchio è composto dai sette elementi di un Tangram: gli stessi che – realizzati a mosaico – Gian Carlo Venuto dispone, all’ingresso della sua personale, a formare una benaugurante colomba della pace. Di cui, possiamo affermare, abbiamo un estremo bisogno a partire già dai simboli.
INFOLa mostra sarà visitabile fino al 26 marzo 2023 Ingresso gratuito. Gradita la prenotazione. Orari: dal lunedì al sabato 10.00-19.00. Visite fuori orario inviare mail a: cicp@centroculturapordenone.itM. L.G. A