Al Centro Pasolini, i premi alle tesi di laurea e dottorato

Il Centro Studi di Casarsa chiude l’anno oggi alle 18 con la consegna dei premi per tesi di laurea e dottorato su Pasolini, riconoscimento alla 38^ edizione. I vincitori Alessandro Brunazzo e Pietro Orlandi

Ultime battute dell’intenso 2022 dedicato al Centenario di Pasolini per il Centro studi di Casarsa, che chiuderà gli impegni annuali lunedì 19 dicembre, alle 18, a Casa Colussi, sede del Centro Studi, con la cerimonia conclusiva, aperta al pubblico, della 38. edizione del Premio Pier Paolo Pasolini per tesi di laurea e di dottorato italiane e straniere sulla vita e le opere del poeta, scrittore e regista. Il riconoscimento è bandito annualmente in collaborazione con l’Archivio Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna, fondato dall’attrice e carissima amica di Pasolini, Laura Betti. L’iniziativa, con una sentita partecipazione, conferma ancora una volta quanto Pasolini sia oggetto di interesse e di studi accademici, tendenza che certamente le celebrazioni per il Centenario hanno amplificato ed è proprio in questa direzione che si rivolge una parte significativa dell’impegno del Centro studi casarsese, come sottolinea la sua presidente Flavia Leonarduzzi, impegno che ha il suo culmine nella straordinaria esperienza della Scuola Pasolini che ogni settembre porta a Casarsa accademici di tutto il mondo per approfondire un aspetto specifico dell’opera del poeta.

Nel corso della cerimonia sarà consegnato il premio per la miglior tesi magistrale a Pietro Orlandi (Università degli Studi di Padova), per la tesi “Il creaturale: paradigmi, problemi e applicazioni (Pasolini, Morante, Ortese)”. La commissione concordemente ha identificato nella tesi caratteristiche di acutezza critica, di competenza bibliografica e di interpretazione innovativa che ne fanno la ricerca più vicina ai requisiti del Premio. Il riconoscimento per la miglior tesi di dottorato va ad Alessandro Brunazzo (Yale University), per la tesi “Conjuring People: Pasolini’s Specters and the Global South” perché secondo la giuria il suo testo aggiunge importanti elementi nuovi e completamente originali alla conoscenza del cinema di Pasolini come anche a quella del suo  “panmeridionalismo”, con un lavoro di comparatismo che fa emergere le opere poco conosciute del  bengalese Ritwik Ghatak, del coreano Ha Gil-jong e del brasiliano Glauber Rocha.

La giuria del Premio Pasolini 2022 è composta da Marco Antonio Bazzocchi (presidente), Niva Lorenzini, Luciano De Giusti, Massimo Fusillo, Hervé Joubert-Laurencin. Interverrà alla cerimonia di lunedì anche il curatore dell’Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna, oltre che noto critico cinematografico, Roberto Chiesi