Ussl4: Giornata contro la violenza sulle donne

la situazione del territorio fotografata dagli esperti: aumento del 15% di donne vittime di violenza prese in carico attraverso il Consultorio, passate dalle 60 del 2020/2021 alle 69 vittime nel 2022 (al 17 novembre). Ancora più accentuata è stata la presa in carico di minori, figli delle vittime di violenza: + 38% ossia 30 bambini in più rispetto al 2020 e 2021.

.Dopo le varie iniziative presentate nei giorni scorsi, come l’affissione di adesivi sugli specchi di strutture pubbliche e private con il contatto telefonico a cui chiedere aiuto, la  “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” è stata l’occasione per fare il punto della situazione nel territorio dell’Ulss 4, e per delineare il quadro generale sono intervenuti Ulss 4, Centri antiviolenza, Carabinieri e Polizia: i nodi cruciali della rete di prevenzione e di assistenza alle vittime di violenza. “Per combattere la violenza di genere è necessario agire su tutti i fronti: dalla prevenzione all’accoglienza, alla presa in carico delle vittime, e non dimentichiamo che spesso vanno aiutati anche i figli delle stesse, così come vanno aiutati anche degli autori delle violenze – ha esordito il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi – . L’Azienda sanitaria è coinvolta su tutti questi fronti e collabora costantemente con le strutture e le istituzioni del territorio come le forze dell’ordine e i centri antiviolenza, ha attivato protocolli, dispone di un “percorso rosa” che “prende per mano” la vittima dalla richiesta di aiuto e l’accompagna all’occorrenza anche in strutture protette, partecipa al protocollo Zeus per il recupero dei maltrattanti, i consultori e i pronto soccorso dell’azienda sanitaria sono le due principali porte di accesso a chi ha subito violenza”.

A tracciare un quadro della situazione è stata la responsabile del consultorio familiare dell’Ulss 4, la dottoressa Valentina Chiodi: nel 2022 si assiste ad un aumento del 15% di donne vittime di violenza prese in carico attraverso il Consultorio, passate dalle 60 del 2020/2021 alle 69 vittime nel 2022 (al 17 novembre). Ancora più accentuata è stata la presa in carico di minori, figli delle vittime di violenza: + 38% ossia 30 bambini in più rispetto al 2020 e 2021; la maggioranza del numero di violenze è stata registrata nei comuni di Eraclea, Jesolo e Cavallino Treporti. “Un aumento generale costante- ha spiegato la dottoressa Chiodi – il forte incremento dei giovanissimi presi in carico è collegato al fatto che si tratta di vittime di violenza con 2, 3 o 4 figli a carico. E va tenuto conto che c’è una forte titubanza delle donne a rivolgersi al consultorio perché vi è il timore diffuso di essere allontanate dai figli ma in realtà non è così”.

Molto attivo sul territorio del Veneto orientale è anche il centro antiviolenza ed antistalking “La Magnolia” gestito dalla Fondazione Ferrioli Bo Onlus, uno dei 26 centri di questa regione accreditato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, attivo 24 ore su 24 con un servizio di consulenza psicologica per le vittime di violenza che afferiscono ai pronto soccorso di Portogruaro, Jesolo e San Donà di Piave. Questo centro nel 2022 ha ricevuto 563 richieste di aiuto (nel 2021 erano 492), di cui 183 prese in carico sotto il profilo psicologico, economico e con consulenza legale.

“C’è anche un rovescio della medaglia, e è rappresentato da coloro che agiscono violenza” ha spiegato il presidente Roberto Bellio. Su questo fronte la Fondazione Ferrioli Bo gestisce il Centro Educativo alle Relazioni Affettive (C.E.R.A.) per il recupero di chi agisce violenza fisica sessuale, psicologica, verbale economica o comportamenti persecutori, che si traduce in  15 nuovi utenti uomini e 2 donne presi in carico nell’anno corrente, contro i 7 utenti del 2021. L’età degli utenti è compresa tra i 20 ed i 70 anni di varia estrazione sociale.

Non è mancata poi la presenza all’incontro delle forze dell’ordine. Il comandante della compagnia Carabinieri di Portogruaro, Raffaele Di Lauro (presente anche il comandante della compagnia di San Donà, Daniele Brasi) ha dettagliato l’attività dell’Arma nel contrasto alla violenza di genere nella provincia di Venezia nel 2022: l’arresto di 19 persone in flagranza di reato o in esecuzione di misure cautelari in carcere; 345 persone deferite all’Autorità Giudiziaria; 45 uomini ammoniti dal Questore. Purtroppo sono stati 3 i femminicidi. Presente anche la Polizia di Stato con il sostituto commissario coordinatore Colesso Leonzio e con l’ispettore superiore Denis Ninfa Volpatti, i quali hanno ribadito l’importanza di incentivare la prevenzione e la sensibilizzazione contro la violenza di genere negli adulti e tra i giovani, su questo fronte hanno illustrato l’opuscolo “…questo non è amore” distribuito a chi si rivolge al commissariato ed in tutte le attività informative della Polizia di Stato.