Manlio Moro è nel gotha mondiale del ciclismo su pista

Correrà ancora nei dilettanti, ma nel 2024 già deciso il passaggio tra i pro’ alla Movistar

A vent’anni è già nel gotha della pista mondiale. L’azzanese Manlio Moro, vicecampione del mondo dell’inseguimento a squadre élite, ha aggiunto la ciliegina sulla torta: nel 2024 passerà professionista con la Movistar, equipe spagnola con licenza World Tour. Manlio sarà il secondo azzanese ad accedere al professionismo dopo Benvenuto Turbian, attivo negli anni Cinquanta nonché il primo millenial della provincia di Pordenone.Manlio, come si è presentata la grande occasione?Con il cambio di procuratore. Di recente ho passato la procura a Giovanni Lombardi che mi ha subito trovato squadra. Ho sempre ammirato Lombardi per la sua competenza e in questa circostanza si è confermato. Forse avrei dovuto rivolgermi a lui prima ma sono comunque molto contento. Un’altra stagione fra i dilettanti mi consentirà di continuare a crescere senza eccessive pressioni.Hai portato a termine una stagione fantastica, piena di soddisfazioni. È rimasto un rammarico?L’unico è il campionato a cronometro individuale perché lo avevo preparato bene. Purtroppo non è andata come speravo ma, senza saperlo, ho corso con il Covid mancando il risultato pieno.E l’argento dei mondiali di Parigi?Nessun rammarico per il possibile oro. Ero già contento di essere entrato a far parte di quel fantastico quartetto. Sarebbe stato fin troppo bello se avessimo vinto il mondiale! Per me è stato un sogno esserci.Cos’ha di speciale il ct Marco Villa che ha rilanciato la nazionale della pista?Intanto ti mette a proprio agio trasmettendo grande tranquillità. Ha tantissima esperienza e lo si vede da come riesce a leggere perfettamente le varie situazioni.Ti rendi conto di cosa sei riuscito a fare ad appena 20 anni?Non pienamente, a essere sincero. Non sono riuscito a rendermene conto del tutto. Forse è meglio così, rimangono gli stimoli per nuove sfide.Quali ti attendono nel 2023?Mi porrò gli obiettivi dei campionati europei su pista a febbraio e dei mondiali su pista ad agosto, senza dimenticare gli europei su pista under 23. Punto inoltre a partire molto forte su strada con la maglia della Zalf, quindi a preparare l’assalto al campionato italiano a cronometro individuale che non ho ancora mai conquistato.Quale ruolo sogni alla Movistar?Spero di trovare il mio spazio nelle gare ondulate e comunque non durissime. La dirigenza condivide il mio impegno nell’attività su pista. Ho scelto la Movistar per l’interesse che hanno subito dimostrato nei miei confronti e penso che per me sia un bene non passare professionista in un team di fenomeni. Ad agosto 2023 dovrei debuttare con la Movistar in qualità di stagista.