Da domenica 27 novembre: si entra in Avvento. Il sussidio

Il Servizio Diocesano per la Catechesi, attraverso il sussidio di Avvento, offre alle comunità cristiane la possibilità di vivere il tempo dell’attesa del Signore con creatività e slancio.

Il Servizio Diocesano per la Catechesi, attraverso il sussidio di Avvento, offre alle comunità cristiane la possibilità di vivere il tempo dell’attesa del Signore con creatività e slancio.Si potranno trovare riflessioni sui vangeli delle domeniche di Avvento e alcune schede per fasce d’età, utili per proporre qualche momento di riflessione per appropriarci di questo grande dono che è il tempo d’Avvento. Inizia,un nuovo anno liturgico e non può mancare ai credenti l’entusiasmo di ripercorrere la vita di Gesù, fonte sempre di sorprese e di significati nuovi per la nostra vita.Tutta la vita cristiana è riassumibile attorno al tema dell’incontro con il Signore: qui su questa terra attraverso la sua Parola, i suoi santi sacramenti, attraverso i volti di uomini e donne che spalancano un nuovo modo di essere umani con la loro testimonianza evangelica; vi è poi l’appuntamento ultimo con la nostra morte, la quale, per noi cristiani, è incontro con il Signore, una porta aperta su quell’abbraccio nel quale ci ritroveremo tutti a godere di Dio e delle sue creature.Come ogni incontro ci vuole preparazione interiore, disponibilità alle sorprese, capacità di pazienza di fronte alle inevitabili delusioni. La preparazione interiore è dettata dal nostro desiderio. È bene perciò, come primo atto spirituale, fermarci e chiederci che cosa desideriamo, sentiamo, vogliamo. Il nostro desiderio è lo spazio dove il Signore viene incontro a noi per arricchirci della sua amicizia.C’è bisogno inoltre di disponibilità alle sorprese. Con Gesù, infatti, non c’è nulla di ovvio e scontato, piuttosto c’è un nuovo che viene incontro a noi che non elimina ciò che c’è, ma lo rinnova dal di dentro attraverso significati impensabili. Chi di noi può sapere se una disgrazia o un fallimento non può trasformarsi in un’autentica grazia di rinnovamento personale? Chi può sapere se, al contrario, un successo non può essere una distrazione dall’impegno umile a ciò che è bene e vero?La capacità di Cristo di seminare sorprese nel cammino dei suoi discepoli è ben testimoniata dai tanti santi e sante che affollano la vita della Chiesa. E poi c’è la pazienza di attendere senza affrettare conclusioni infruttuose.Non va cercata la soddisfazione a tutti i costi.Torna opportuna allora la scelta del Sussidio di dedicare per i più piccoli un percorso sul tema della fraternità. Essa è un cantiere sempre aperto, mai concluso: ogni giorno si tratta di trovare parole e gesti di ascolto, di accoglienza, di perdono, di incoraggiamento; ogni giorno si affronta la difficoltà dei propri limiti e di quelli altrui per vivere una comunione che, alla fine, è sempre e solo un dono invocato dall’alto. Per vivere il cammino sinodale non potremo fare a meno di accogliere il carattere artigianale, come ama dire papa Francesco, della fraternità da vivere ogni giorno. Pazienza, disponibilità e desiderio ardente sono doni da chiedere in questo Avvento, affinché il nostro camminare in questo mondo sia un incrociare sguardi e percorsi di vita, sia soprattutto un incontrare Colui che viene per essere il Dio con noi. Don Maurizio GirolamiResponsabile del Coordinamento per il Servizio Diocesano per la Catechesi.