Recalcati: un boom annunciato a Pordenonelegge

Massimo Recalcati, psicoanalista tra i più noti in Italia, ritorna a Pordenonelegge, sabato 17 settembre ore 16 (NON in piazza San Marco, MA presso l’Auditorium Concordia con "La legge della parola - Radici bibliche della psicoanalisi", edizioni Einaudi, 2022.

Massimo Recalcati, psicoanalista tra i più noti in Italia, ritorna a Pordenonelegge, sabato 17 settembre ore 16 in piazza San Marco, in caso di pioggia o maltempo presso l’Auditorium Concordia. Presenterà “La legge della parola – Radici bibliche della psicoanalisi”, edizioni Einaudi, 2022.Il testo è particolarmente impegnativo e prevede, scrive Recalcati, “un secondo volume in corso di preparazione, dedicato al rapporto tra i Vangeli e la psicanalisi”. Dunque Bibbia e psicoanalisi sono i soggetti che Recalcati propone in questo suo nuovo lavoro. “Nessuna intenzione di fare una lettura religiosa della Bibbia” – scrive l’autore – “non ne avrei le competenze linguistiche, né teologiche, ma soprattutto perché la credenza in Dio non è né il presupposto, né il centro della mia riflessione”.”Non si tratta di psicanalizzare il testo biblico… si tratta di leggere le Scritture per comprendere meglio la psicoanalisi”. Recalcati lo fa “attraverso la lettura di alcune scene capitali del testo biblico”, lo fa andando alla legge della Parola, la Torah, una legge non solo scritta sulle tavole della pietra, ma innanzitutto nel cuore degli uomini”. Recalcati riprende in modo originale Freud e Lacan.In un lavoro senza precedenti che dimostra che non solo non c’è contrapposizione tra il logos (parola) biblico e la psicoanalisi, ma che quell’antico logos ne costituisce una delle sue radici più profonde. Per passare a qualche esempio del testo di Recalcati citiamo il 2° capitolo “Fratricidio”. Protagonisti Caino e Abele . “L’amore per il prossimo è l’ultima parola e la più fondamentale a cui approda il logos biblico… ma nella narrazione biblica l’amore viene dopo l’esperienza originaria dell’odio”. Recalcati rifacendosi alla Torah non sostiene affatto il mito dell’uomo nato naturalmente buono. Affronta il fratricidio dopo la vicenda di Adamo ed Eva. Il primo gesto del figlio – Caino – è l’assassinio del proprio fratello – Abele. In Caino c’è ciascuno di noi: siamo portati a sopprimere il secondogenito per invidia, perché abbiamo perso la primogenitura. Il primo gesto dell’uomo Caino è un fratricidio. Leggendo Recalcati possiamo forse ripensare a tante pagine di cronaca attuale.Un altro capitolo particolarmente interessante è Il sacrificio di Isacco. Protagonista Abramo, l’uomo dell’”Eccomi”, che risponde “Sì” non per dovere ma come interprete della vita che si apre all’Altro. La non apertura all’Altro è uno dei temi più trattati in psicoanalisi. La libertà del singolo uomo non può prescindere dall’essere subordinata a ciò che avviene nell’altro. Un richiamo al concetto di Libertà che conduce proprio all’altro.Maria Luisa Gaspardo Agosti