Gli omaggi di Pordenonelegge a Pier Paolo Pasolini

Molti gli appuntamenti che hanno come protagonista il "Poeta di Casarsa", si inizia mercoledì con gli Appunti per un'Orestiade africana, presenta Flavio Massarutto, suona Pasquale Innarella  

Inevitabile che Pasolini entrasse a Pordenonelegge: sia perché siamo nell’anno centenario della nascita del “Poeta di Casarsa”, sia – soprattutto – perché egli, personaggio e intellettuale multiforme, continua a essere presente nella cultura non solo italiana con la sua opera.

Sono numerosi gli appuntamenti che – direttamente o indirettamente – si rifanno a lui o da lui prendono spunto. Si forma così un percorso che riguarda più espressioni artistiche. Il cinema lo troviamo in due appuntamenti a Cinemazero: il 14 settembre (17.30) si potrà vedere Appunti per un’Orestiade africana, che Pasolini girò nel 1970 come sopralluogo in Africa per un film, mai realizzato, che partisse dalla tragedia Orestiade di Eschilo. La proiezione sarà moderata da Flavio Massarutto e avrà l’intervento musicale del sassofonista jazz Pasquale Innarella.

Il 17 settembre (17.30) si potrà vedere Pasolini 11#22 la serie di undici video realizzati dalla Fondazione Pordenonelegge per il Ministero degli Esteri, che compongono una microstoria poetica dell’autore a Casarsa e una panoramica di undici significative giovani voci della poesia italiana in ascolto del mito e della poesia dei loro luoghi.

Il richiamo cinematografico all’Orestiade ben introduce all’incontro per le scuole superiori del 15 settembre (9.30) al PalaPAFF! – Parco Galvani sui “Classici contro secondo Pasolini” con Andrea Cerica, Elena Fabbro e Alessandro Iannucci. Con “Pasolini e i poeti antichi: scuola poesia teatri” Cerica entra nel mondo classico di Pasolini e di come lo utilizzò per le sue opere. Sempre il 15 (19) a Palazzo Montereale Mantica, “La poesia delle città” con Gianni Biondillo e Ilaria Gaspari, presenta Fabiana Dallavalle: Biondillo farà conoscere un Pasolini inedito, poeta della città, lettore della metropoli.

Di diverso tenore l’incontro del 16 settembre (21) nel Teatro Pasolini di Casarsa su “Cosa c’entra la felicità? Una parola e quattro storie” con Marco Balzano e le musiche di Andrea Labanca. Partendo da alcune riflessioni di Pasolini, Balzano porterà vicino alla parola Felicità, la più soggettiva del vocabolario. Definirla non è impresa da poco, ma può rivelarsi un’avventura avvincente.

Molto indiretto, ma l’aggancio c’è, sarà l’appuntamento su “Volti d’Italia. Viaggio nei nostri pensieri, desideri e paure” con Gaia van der Esch e Beppe Severgnini il 17 settembre (15,30) nello Spazio Gabelli. Gaia racconterà del suo viaggio sentimentale dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia per capire che cosa significhi essere italiani oggi attraverso volti e storie delle persone che incontra sulla via. Come fece Pasolini nei suoi “Comizi d’amore”.

Infine, il 18 settembre (12) a Palazzo Gregoris (nella sede della Storica Società Operaia) “Poesie per PPP”, con Roberto Galaverni presenta Tommaso Di Dio. Nessun poeta contemporaneo ha mosso le parole dei nostri poeti, nessuno è stato cantato in versi quanto Pasolini: il “poeta delle Ceneri” ha costituito una fonte straordinariamente feconda d’ispirazione poetica.