Friuli Occidentale
A Roveredo il primo settembre concerto organistico
Al grande organo Zanin Altolivenza festival proprone Centorrino in concerto alle 20.45
L’Altolivenza Festival si apre giovedì 1° settembre (ore 20.45), nella Chiesa di S. Bartolomeo a Roveredo in Piano, con il concerto sul tema Linea di confine tra Sacro & Profano, che vede Ilaria Centorrino alla tastiera del grande organo “Francesco Zanin” (1997).
Il festival quest’anno sviluppa il tema suggerito dalla Regione (Gorizia capitale europea della cultura 2025) vedendo la città isontina come il luogo del confine e muovendosi tra questi tra questi due poli, di confitto e incontro. Altro tema che sarà affrontato riguarderà Pasolini nel centenario della nascita, perché fu uomo che i confini li superava agevolmente, spinto da quella curiosità che era autentico amore per l’altro: poeta, romanziere, saggista, regista passava da una disciplina all’altra, lasciando ovunque il segno.
Il primo concerto in programma, tra sacro e profano, entra quindi appieno nel tema: Ilaria Centorrino così spiega il programma. “La musica è stata da sempre il mezzo per eccellenza per avvicinarsi a Dio, alla spiritualità e di conseguenza all’animo umano, seppur non composta appositamente ai fini liturgici. La scissione tra musica sacra e profana avviene già durante il medioevo, periodo in cui al rigore del canto gregoriano in latino, insieme al dramma liturgico e alle laude, si contrappongono le prime forme di canzoni e ballate in volgare. La musica barocca profana, in particolar modo madrigali e melodrammi, ha spesso contribuito, seppur involontariamente, all’evoluzione della musica sacra avvicinando le singole forme, rese sempre più fluide e permeabili, allo stile concertato, riunendo quindi componenti sonore diverse (vocali, strumentali, solistiche o corali) e rappresentando la mescolanza sonora contrapposta all’ideale di armonia del secolo precedente. Già a partire dalla metà del Seicento era ben consolidata la contrapposizione tra adagio e allegro, danza e contrappunto che alla fine determinerà la distinzione fra sonata da chiesa, più severa, e sonata da camera, più frivola. Nonostante siano due ambiti molto diversi, col passare del tempo la differenza tra sacro e profano si assottiglia sempre di più e, nell’ambito della musica per organo, gli stessi artisti componevano sia musica dedicata esclusivamente ad animare la liturgia che lavori su commissione o dedicati al perfezionamento della tecnica e dei virtuosismi oppure semplicemente per fini didattici. Il programma del concerto sarà un excursus tra le forme più importanti del barocco, dal più antico ricercare alle complessità contrappuntistiche della fuga, passando da fantasie e corali” con musiche di Dieterich Buxtheude, Johann Pachelbel, Franz Tunder e Johann Sebastian Bach.