Ospedale, sull’abbattimento dei padiglioni Comune e Asfo cercano un’intesa

Ciriani chiede che il tema venga approfondito oltre l’aspetto economico: area sensibile in città

Situazione fluida per i vecchi padiglioni dell’ospedale. L’Azienda sanitaria (Asfo) vorrebbe approfondire l’ipotesi che prevede l’abbattimento di tutti i vecchi padiglioni, ritenuta la meno onerosa sotto il profilo economico, mentre il Comune sarebbe più propenso a una soluzione di mediazione, tenendo conto dell’impatto che il nuovo nosocomio ha già avuto sul quartiere. Il sindaco Alessandro Ciriani e il direttore generale dell’Asfo Giuseppe Tonutti dovrebbero incontrarsi in questi giorni e nell’occasione l’ente civico intende presentare le proprie proposte, ritenute migliorative. Abbattere tutti i vecchi padiglioni e realizzarne, al posto dell’attuale ingresso, uno nuovo, sul versante di via Montereale, spostando verde e parcheggi all’interno, saturerebbe, a giudizio dell’amministrazione comunale, ulteriormente l’area. Dal Comune, poi, si sottolinea che il piano regolatore, nella variante 18, ha recepito sia il mantenimento del padiglione A, realizzato dall’architetto Donadon, sia la realizzazione del multipiano di fronte alla caserma Mittica. Va, comunque, detto che il Comune può esprimere un parere, ma non ha alcun potere decisionale. Azienda sanitaria e Regione possono scegliere in modo autonomo. Si potrebbe arrivare a una mediazione dal momento che il tema, oltre che di edilizia sanitaria è anche di carattere urbanistico. Il quartiere dell’ospedale, infatti, ha bisogno di aree per la sosta, a servizio di sanità, residenze, uffici e servizi, distribuiti attorno all’ospedale, e, in misura ancora maggiore, di aree verdi. “Nell’incontro – argomenta Ciriani – diremo che, comunque, l’operazione che interessa i padiglioni non si concluderà in un anno. Si tratta di un processo che impegnerà le diverse amministrazioni per una decina di anni. Quindi, si può pensare di poter pianificare in modo diverso e agire con estrema calma”. L’Azienda sanitaria la vede, invece, sotto il profilo dell’efficienza e in quest’ottica una nuova costruzione per le cure intermedie sarebbe migliore di una ristrutturata. C’è poi il criterio dell’economicità: ristrutturare un immobile vetusto ha costi elevati. Si tratta di investimenti importanti e di scelte che hanno a che fare con lo sviluppo di un’area molto sensibile della città ed è evidente che il Comune sia molto attento a queste dinamiche. Infine, dalle scelte legate ai padiglioni, dipenderanno anche quelle sul recupero della caserma Mittica, struttura che il Comune intende acquisire entro fine mandato.