La maturità raccontata dagli studenti di casa nostra

Paure, ansie e soddisfazioni, ma lo sguardo è già proiettato al futuro

La grande prova dell’esame di Stato dell’ultimo anno delle superiori è ritornata quasi alla normalità con la reintroduzione di due prove scritte. Raccontiamo come è stata vissuta l’attuale esperienza conclusiva del quinquennio da alcuni nostri studenti che hanno affrontato la prova della maturità.Sara, indirizzo economico, sistemi informativi aziendali, sottolinea il fatto, peraltro comune a tutti gli indirizzi scolastici, di essere stata molto presa, fino alla conclusione dell’anno scolastico, da frequenti verifiche, per cui le è mancato il tempo per un ripasso generale. “Tuttavia – sottolinea – durante l’anno mi sono tenuta sempre preparata nelle varie materie, tutte molto strong: ho cercato di mantenermi sempre ’alla pari’ e pure di preparare via via una sintesi dei vari argomenti in vista degli esami. Sono contenta dell’indirizzo che ho scelto, nonostante la grande fatica della dad che non mi dava la percezione di fare scuola: per me quel periodo rappresenta un vuoto per quanto riguarda le varie materie e pure le relazioni”. Alberto, liceo linguistico, spiega che l’indirizzo scelto esprime la sua passione per le lingue, mentre sogna di poter andare a lavorare in Spagna. “Sono abbastanza tranquillo, anche se il programma del mio liceo è molto complesso, compresa la letteratura nelle varie lingue. Mi è rimasta una percezione negativa rispetto alla dad che imponeva un costante isolamento. Ora, in vista dell’orale, mi sento più leggero dopo aver superato gli scritti. Dedico allo studio circa cinque ore al giorno. Posso contare sul costante sostegno dei miei familiari e mi sento spesso con i miei amici. In quanto alla prova orale, mi sembra un grande vantaggio la possibilità di stare finalmente senza mascherina. Il mio percorso universitario? Mi piacerebbe studiare anche qualche lingua orientale.Giulia, liceo delle Scienze Umane, ricorda: “A settembre sono partita con la decisione di impegnarmi al massimo, senza tuttavia farmi prendere dal panico. Così sono arrivata preparata all’esame e ora posso dire che sono andati bene sia lo scritto che l’orale. Mi sono dedicata con continuità soprattutto allo studio per la prova finale, poi i professori mi hanno messa a mio agio e mi sono trovata bene anche all’orale. Ora penso alla prova di ammissione all’università”.Andrea, indirizzo economico, aspira alla possibilità di riuscire a fare collegamenti significativi tra le materie, in modo da ’stupire’ gli insegnanti. “Ho cambiato indirizzo scolastico durante il percorso e ho dovuto superare tante lacune provocate dalla dad. Per quanto mi stia impegnando al massimo, temo che mi vengano poste domande alle quali non sia in grado di rispondere. E’ per questo che a momenti di serenità subentrano situazioni di ansia. Cerco di pensare al mio prossimo percorso universitario per educatrice di asilo nido”.Ismaele, liceo delle Scienze applicate, parla con gioia dell’orale già superato. “Posso certamente affermare di essermi impegnato costantemente durante il percorso di studi e particolarmente in vista della prova conclusiva. Sono riuscito pertanto a conciliare lo studio con la passione per il calcio. Ora il mio sguardo è rivolto all’università, alla prospettiva di accedere a ingegneria gestionale che apre varie possibilità di impiego. Del mio percorso scolastico, ricordo il periodo della dad: molto duro, ma sicuramente proficuo per lo studio, data la grande disponibilità di tempo. Ho sempre cercato di rapportami alle varie situazioni con atteggiamento positivo”.