Casarsa: nuova mostra su Pasolini da sabato 9 luglio

Si tratta di fotografie d’epoca recuperate tra le famiglie del paese. E domenica 10 torna in scena “Meriggio d’Arte” con musiche ritrovate

 

Una nuova mostra a Casa Colussi, le tappe del progetto dedicato a Pasolini e la musica, le tante collaborazioni che sfociano in diverse attività: è con queste attività che il Centro Studi Per Paolo Pasolini di Casarsa prosegue il suo impegno nella seconda parte dell’anno dedicato al Centenario del poeta.

Tre le iniziative in programma questa settimana: la nuova mostra la cui inaugurazione è attesa sabato 9 luglio, alle 11, allestita nello spazio per le esibizioni temporanee di Casa Colussi, intitolata Casarsa negli anni di Pasolini. La Terra di Rùstic Amour e le memorie fotografiche di una comunità (1930 – 1950). “Dopo gli eventi della prima parte dell’anno che hanno portato al Centro Studi una grande visibilità nazionale e internazionale – sottolinea la presidente Flavia Leonarduzzi – questa mostra vuole sottolineare la stretta connessione del Centro anche con la comunità di Casarsa e l’importante ricerca compiuta da tanta gente del paese ai fini della sua realizzazione, con le importanti testimonianze che ne sono derivate”.

Realizzata dal Circolo Fotografico f/64 con il sostegno della Pro Loco Casarsa e del Centro Studi, è infatti una raccolta di fotografie d’epoca recuperate fra le famiglie del paese e impaginate in un racconto per temi: la guerra, i bombardamenti aerei, il lavoro nei campi, la vendemmia, le sagre, il carnevale, le funzioni religiose, i matrimoni, tutte testimonianze riferibili agli anni trascorsi da Pasolini a Casarsa, paese della madre. Il percorso sarà completato da una scelta di testi di alcuni dei giovani “poeti” della scuoletta di Versuta: il cugino Nico Naldini, Ovidio Colussi, Tonuti Spagnol, Cesare Bortotto, Bruno Bruni e da un breve video con i racconti dei vecchi del paese.

Domenica 10 luglio si terrà alle 18, nella sala consiliare di Casarsa, il secondo appuntamento della rassegna “La musica nell’universo letterario e cinematografico di Pier Paolo Pasolini” (nuovo progetto del Centro Studi che gode del sostegno della Regione, in partenariato con Accademia d’Archi Arrigoni, Comune di San Vito al Tagliamento, Associazione culturale Altoliventina), del quale sono curatori scientifici Roberto Calabretto, Domenico Mason e Franco Colussi. Sarà proposto “Meriggio d’arte”, lo spettacolo che nell’estate del 1944 Pasolini ideò e portò in scena nel teatrino dell’asilo di Casarsa della Delizia, nel quale a celebri composizioni classiche per violino e pianoforte, interpretate da Pina Kalc e Delia Gabrielli, accostò il canto corale di alcune villotte, popolari e d’autore, affidato a un coro di giovani locali e la lettura scenica di alcuni suoi brevi dialoghi in lingua friulana. Il recente ritrovamento di alcune melodie, a lungo considerate perdute, permette ora una più completa e fedele riproposizione di un’iniziativa che vedrà al violino Jin Yuxuan, al pianoforte Ilaria Brognara e il coro Ottetto Hermann di Roveredo in Piano diretto da Alessandro Pisano.

 

La mostra e il Meriggio saranno preceduti, venerdì 8 luglio, a Pordenone, da una serata speciale organizzata in collaborazione fra Centro Studi Pasolini e Cinemazero, nell’ambito del Cinema sotto le stelle dell’Estate a Pordenone: alle 21.30 sarà proiettato il capolavoro di Pasolini “Uccellacci e Uccellini” allapresenza di Ninetto Davoli,uno dei protagonisti del film, noto attore legato a Pasolini da un rapporto professionale e di grande amicizia.