A Grado nel segno di Pasolini

Giovedì 14 luglio a Grado, Auditorium Biagio Marin ore 21, l'incontro "Una laguna verde e d’oro, viva e antichissima". Nel segno della poesia di Pier Paolo Pasolini il dialogo fra i poeti Daniele Orso e Gian Mario Villalta.

Giovedì 14 luglio a Grado, Auditorium Biagio Marin ore 21, l’incontro “Una laguna verde e d’oro, viva e antichissima”. Nel segno della poesia di Pier Paolo Pasolini il dialogo fra i poeti Daniele Orso e Gian Mario Villalta.

Secondo appuntamento del progetto “Viers Pordenon e il mont. Pier Paolo Pasolini da Casarsa ai luoghi della giovane poesia italiana” – realizzato da Fondazione Pordenonelegge per italiana.esteri.it e la rete degli Istituti Italiani di Cultura, con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, – che porta in tutta la regione le suggestioni gli 11 video dedicati ad altrettanti luoghi della poesia e del mito di PPP, realizzati per il progetto Pasolini undici#ventidue.

“Una laguna verde e d’oro, viva e antichissima” sarà filo rosso per la serata –  con il giovane poeta Daniele Orso, animata dall’intervento di testimoni locali e condotta dal poeta, scrittore e direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villaltaappuntamento giovedì 14 luglio alle 21.00 a Grado, nell’Auditorium dedicato al grande poeta Biagio Marin che da Pasolini fu stimato e apprezzato, e nel 1952 inserìto nell’antologia Poesia dialettale del Novecento scritta per Guanda. Quando Pasolini fu assassinato, a sua volta Marin scrisse di getto un libretto di poesie in sua memoria, che Scheiwiller pubblicò nel 1976 e che vinse il Premio Etna-Taormina.

A Grado Pasolini fu particolarmente legato: scelse i paesaggi della laguna per ambientarvi uno dei suoi film più iconici, “Medea”, e a lungo soggiornò egli stesso, d’estate, nel Casone di pescatori a Mota Safon.Alla trasformazione della civiltà contadina Pasolini dedicò la poesia Viers Pordenone e il mont (Verso Pordenone e il mondo) nella quale osservava l’inesorabile deriva del mondo rurale a favore di un nuovo – e distruttivo – avvento industriale. Similmente il poeta Daniele Orso sembra oggi accogliere e rimodulare la stessa riflessione storica ma per riaffermare la capacità resistente e tenace della sua terra (quella della Bassa friulana), contro «la pressione dei tempi: ieri alle razzie barbariche, oggi ai capannoni e ai mega-centri commerciali».

Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Grado, sarà proiettato anche il secondo degli undici brevi video realizzati da Fondazione Pordenonelegge.it per il Progetto PASOLINI undici#ventidue, scandito da una prima parte sul giovane Pasolini e una seconda alla scoperta dei luoghi che maggiormente hanno influito nella definizione della poetica dei giovani autori.

Ingresso libero.