Pordenone, 17-19 giugno la festa del pianoforte in città

Da venerdì a Piano City Pordenone giovani emergenti e pianisti affermati a livello internazionale, tra cui Matteo Fossi, Viviana Lasaracina, Miriam Di Pasquale Baumann, Teodora Kapinkovska 

Giovani, talentuosi, emergenti al debutto di carriera assieme a pianisti affermati a livello internazionale. Sono i protagonisti della quarta edizione di Piano City Pordenone, la rassegna dedicata al pianoforte che avvolgerà con le sue note il centro storico cittadino dal 17 al 19 giugno.Il festival è organizzato dal Comitato Piano City Pordenone con la collaborazione del Comune di Pordenone, il sostegno di Regione e Fondazione Friuli e di numerose istituzioni e sponsor privati.

Tanti i solisti di rilievo internazionale che hanno scelto il palcoscenico pordenonese: Matteo Fossi, docente di pianoforte principale al Conservatorio di Bologna, che domenica 19 giugno, alle 18.30, nel Convento San Francesco, suonerà musiche di Domenico Scarlatti, Johannes Brahms, Cesar Franck, Claude Debussy; Viviana Lasaracina, docente di pianoforte principale al Conservatorio di Monopoli, che ha da poco debuttato con un suo album dedicato a Granados, sabato 18 giugno, alle 18.30, nel Convento San Francesco eseguirà musiche di Grieg, Holberg, Enrique Granados, Gabriel Fauré, Sergej Rachmaninov.

Allegro con Saudade è della solista milanese Miriam Di Pasquale Baumann, musicista, esploratrice di universi sonori, conoscitrice di diverse culture che eseguirà sabato 18 giugno, alle 18.30, nella Corte Policreti musiche di Villa Lobos, Camargo Guarnieri, Mignone, Fernandez, Santoro e Nazareth. La giovane pianista macedone Teodora Kapinkovska, domenica 19 giugno, alle 17.30, nella Loggia del Municipio, eseguirà composizioni di Chopin, Liszt, Rachmaninoff. Tra i pianisti stranieri anche la tedesca Barbara Mayer che eseguirà anche brani proprie l’armena Heghine Rapyan che proporrà musiche di rarissimo ascolto del compositore armeno Stephan Elmas.

Tra i giovani al debutto di carriera figurano Cristian Monti, che è stato citato da Luca Ciammarughi come uno dei migliori talenti italiani della sua generazione; Stefano Andreatta nel 2016 ha vinto il “FVG International Piano Competition” e i premi speciali della giuria per le migliori esecuzioni della sonata di Beethoven e del brano del ‘900. E ancora Arsen Dalibaltayan, Ilaria Brognara, Paolo Ehrenheim.

Con la quarta edizione di Piano City Pordenone si sono rafforzate ulteriormente le collaborazioni con i concorsi pianistici nazionali e internazionali, di cui si ospitano i vincitori. Si confermano i sodalizi con i concorsi Diapason d’Oro, Pia Baschiera Tallon, International Piano Competition Radovljica. La novità dell’edizione 2022 è rappresentata dal Concorso musicale internazionale Città di Cervignano, il cui vincitore, Andrej Shaklev, suonerà sabato 18 giugno, alle 17.30, nel Convento di San Francesco.

Anche la collaborazione con i conservatori si rivela proficua: ai maestri e agli allievi del Tomadini di Udine è affidata l’anteprima, gli allievi del Martini di Bologna eseguiranno l’Integrale dei Valzer di Chopin, a cura di Matteo Fossi; partnership di grande prestigio anche quella con il Conservatorio di Graz, da cui provengono i pianisti studenti della classe di Irina Vaterl. Non ultima, la collaborazione con Yamaha che darà vita alla straordinaria   di Massimo Giuntoli, lo “scherzo” musicale che vede sfidarsi il pianista e gli ottantotto tasti del suo strumento che inizieranno a far di testa loro.

Anteprima della grande inaugurazione di venerdì sera, sarà l’appuntamento di venerdì 17 giugno alle 18 nel Convento San Francesco con la Sonata per due pianoforti e percussioni di Béla Bartók Sz. 115. Eseguita per la prima volta nel 1943 a New York, questa partitura offre un organico inusuale, in cui Bartók ha potuto sperimentare timbri e ritmiche, accostando ai due pianoforti diversi strumenti a percussione. Un concertoappassionante, in cui nonmanca la sperimentazione non solo strumentale ma anche esecutiva delle stesse percussioni, possibile grazie alla collaborazione con ilConservatorio J. Tomadini di Udine. Un appuntamento che unisce maestri del Conservatorio e loro allievi, in una performance di grande impatto non solo esecutivo ma anche di grande importanza didattica: con Anna D’Errico al pianoforte, Roberto Barbieri alle percussioni, Riccardo Burato al pianoforte, Simone Grassi alle percussioni, con introduzione all’ascolto dello storico della musica David Giovanni Leonardi.