Pioggia non uniforme: il problema siccità resta

Colussi: "Il Meduna continua a registrare precipitazioni e accumuli inferiori al Cellina"

 

 “Benissimo la giornata di pioggia di mercoledì anche se è ancora troppo presto per valutare il reale impatto su una situazione di deficit idrico che perdura da molti mesi, soprattutto lungo l’asta del Meduna dove le precipitazioni si sono rivelate per l’ennesima volta inferiori a quelle del Cellina”. Il consorzio di bonifica del Pordenonese attende le prossime 24 – 48 ore perché si stabilizzino le portate dei due principali corsi d’acqua della zona, ingrossati temporaneamente dalla perturbazione che da martedì notte ha interessato la Destra Tagliamento. Solo allora sarà possibile stimare l’esatto apporto dell’ondata di maltempo e in particolare di quanti metri cubi utili siano stati “intercettati” nel lago di Redona, a Tramonti. “Sicuramente sul Cellina è piovuto di più rispetto al Meduna dove da mesi registriamo un deficit marcato di accumuli – ha spiegato al proposito il presidente del Cbcm, Valter Colussi -. In un quadro meteo così eccezionale ogni goccia è vitale: per questo restiamo cauti e invitiamo tutti a non ritenere la siccità un’emergenza ormai in archivio. La lotta agli sprechi rappresenta purtroppo un argomento di stretta attualità”. Se in montagna le precipitazioni non si sono rivelate uniformi, lo stesso deve dirsi per la pianura. Anche qui la fascia ovest è stata beneficiata da maggiori quantitativi, andando a coprire l’area che dall’alto Maniaghese scende fino a Sacile. Meno fortunato invece il lato orientale del territorio, con lo Spilimberghese che risulta esser stato solo lambito dalle intense precipitazioni della tarda mattinata di ieri. “Dopo l’ordinanza emergenziale del presidente Massimiliano Fedriga abbiamo intensificato ulteriormente i controlli, ottimizzando anche gli usi domestici e gli scarichi del Rupa e della Roggia dei Molini a San Martino”, ha spiegato Colussi che ormai da settimane mantiene contatti quotidiani con gli omologhi del Friuli Venezia Giulia, rappresentanze del mondo agricolo, Ente tutela pesca, Comuni e società di produzione di energia. A coordinare l’enorme mole di soggetti e questioni sul tavolo l’assessore regionale all’agricoltura, Stefano Zannier.