Nell’anno in cui ricorre il centenario della sua fondazione la Scuola mosaicisti del Friuli è stata insignita del marchio regionale “Io sono Friuli Venezia Giulia”.

Il riconoscimento è stato consegnato lunedì 27 giugno dall'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, nella sede della scuola a Spilimbergo, alla presenza del presidente della Scuola, Stefano Lovison e del presidente della Fondazione Agrifood & Bioeconomy Fvg, Claudio Filipuzzi.

Nell’anno in cui ricorre il centenario della sua fondazione la Scuola mosaicisti del Friuli è stata insignita del marchio regionale “Io sono Friuli Venezia Giulia”.

 

Il riconoscimento è stato consegnato lunedì 27 giugno dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, nella sede della scuola a Spilimbergo, alla presenza del presidente della Scuola, Stefano Lovison e del presidente della Fondazione Agrifood & Bioeconomy Fvg, Claudio Filipuzzi.

 

Dopo aver ringraziato la Scuola Mosaicisti del Friuli e la Fondazione per il prezioso lavoro svolto a beneficio della comunità regionale, l’assessore ha ricordato come “il marchio Io Sono Friuli Venezia Giulia, grazie al suo nuovo approccio comunicativo, mira a favorire la sostenibilità economica e sociale delle produzioni Friulane – Giuliane oltre a quella propriamente ambientale, in quanto solo le prime due leve permettono alla terza di durare e non essere un fenomeno effimero. Ciò è possibile facendo conoscere le nostre eccellenze anche fuori dal territorio regionale, promuovendo le qualità di tutti nostri territori presso i mercati internazionali”.

 

In tale contesto la Scuola Mosaicisti si segnala “per le sue indubbie capacità, rispondendo a tutte le caratteristiche per cui il marchio è stato realizzato. Nessun dubbio sul contributo che saprà dare all’intera comunità regionale nei prossimi cento anni di attività” ha ribadito Zannier.

 

L’assessore ha poi voluto sottolineare l’importanza dei termini utilizzati rimarcando come “nel marchio compaiono tutti i nostri territori, ovvero l’intera Regione e non una sua singola parte.

Le divisioni portano solo a dannose tensioni, a fronte invece dell’unità che permette di avere la forza con cui affrontare le sfide esistenti e venture”.

 

In particolare l’assessore ha sottolineato come il marchio si approcci a tale compito in modo innovativo, “attraverso un effetto moltiplicatore: se da un lato infatti punta a promuovere il singolo prodotto dall’altro lato permette di fare rete a livello di produzioni, ottenendo che ognuna di essa riesca a far conoscere anche le altre oltre a sé stessa”.