La siccità morde: occhi puntati su Barcis e Ravedis

Parte il razionamento idrico irriguo. Per ora sul Meduna ma si guarda anche al Cellina. Il presidente della Bonifica Colussi: se non piovi si dovranno fare altri tagli

 

Tra poche ore scatteranno i primi razionamenti lungo l’asta del Meduna ma già si guarda con una certa apprensione al versante del Cellina. Il consorzio di bonifica è pronto a ridurre da due ad una sola ora per ettaro l’irrigazione nei campi bagnati con l’acqua del Meduna: il provvedimento, anticipato con largo preavviso, diventerà operativo lunedì mattina. “I soci che non avessero ancora ricevuto le nuove turnazioni ci contattino al più presto” è l’appello del presidente del Cellina Meduna Valter Colussi. Che ammette l’eccezionalità del momento e, cosa ancor peggiore, l’assenza di svolte meteo di qui al prossimo futuro. Anzi, il quadro sta peggiorando a tal punto che potrebbero scattare ulteriori restrizioni per i consorziati che attingono ai bacini del Cellina. “Qui la situazione risulta leggermente migliore ma le riserve di neve in quota sono già esaurite e non possiamo più tenerne conto – ha detto Colussi -. I recenti temporali hanno mitigato la portata dei due corsi d’acqua ma non possiamo parlare di eventi rilevanti. La verità è che se non pioverà, entro breve dovremmo adottare dei contingentamenti per l’intero territorio”. E come detto i previsori meteo non annunciano perturbazioni almeno fino a metà della prossima settimana. Nel frattempo però le temperature sono date in ulteriore aumento, con picchi tipicamente estivi e consumi civili in costante ascesa. Il Cbcm prosegue quindi nella propria campagna di riduzione degli sprechi e di monitoraggio degli accumuli a Barcis, Ravedis e negli impianti tramontini, rimandando ogni decisione ai tavoli tecnici che ormai vengono convocati con una certa sistematicità dell’assessore regionale all’agricoltura Stefano Zannier.