Cresce l’occupazione dopo il covid. Ma i rincari rallentano la ripresa

Percezione di "malessere" in aumento tra i lavoratori che prevedono di ridurre i consumi

Cresce l’occupazione rispetto al periodo pandemico, ma l’incertezza economica, i rincari e la mancanza di manodopera rallentano la ripresa delle imprese del terziario in Friuli Venezia Giulia. Il 35% delle imprese che hanno avviato ricerca di personale non è riuscito ad assumere nemmeno una risorsa e questo impatta negativamente sui ricavi. È la sintesi di quanto presentato nella sede dell’Ascom di Pordenone nel corso di un incontro promosso dall’Ente Bilaterale del Terziario del Fvg. Sul tavolo le indagini sul mondo del lavoro di Format Research e Ires Fvg: dai dati sull’occupazione ai profili ricercati, dalla grande distribuzione all’e-commerce. Cresce nella seconda metà del 2021 l’occupazione del settore terziario del Fvg. L’indicatore congiunturale è pari a 52 punti. Per il prossimo semestre 8 imprenditori su 10 prevedono un quadro occupazionale stazionario. Le tipologie contrattuali che le imprese del terziario del Fvg hanno intenzione di offrire ai nuovi assunti saranno per il 28% contratti a tempo indeterminato. Peggiorano le condizioni economiche dei lavoratori del terziario: il 42% ritiene di stare peggio rispetto a sei mesi fa. L’indicatore scende di 5 punti rispetto al semestre scorso. A pesare sulle tasche dei lavoratori nell’ultimo semestre sono soprattutto il “caro bollette”(82,2%) e l’inflazione su beni e servizi (60,6%). L’aumento del costo della vita impatta negativamente anche sulle aspettative per il prossimo futuro. L’area del disagio sociale (cioè l’erosione dei risparmi e la necessità di indebitarsi) investe il 25% circa delle famiglie del Fvg. Oltre il 40% dei lavoratori del terziario nei prossimi sei mesi prevede di trovarsi nella condizione di dover ridurre i propri consumi. Nel periodo maggio-luglio 2022 sono previste 26.440 assunzioni a livello regionale, di cui il 73% nell’ambito dei servizi (19.410). Quattro imprese del Fvg su dieci negli ultimi due anni hanno effettuato azioni di ricerca di nuovo personale e nel 2022 il 26% delle imprese prevede di intraprendere nuove azioni di ricerca. Infine, un fenomeno in sensibile crescita negli ultimi anni è quello dell’e-commerce, che ha ormai cambiato profondamente le abitudini di acquisto; le transazioni online sono preferite per la comodità, le opportunità di risparmio, l’ampiezza della scelta. La pandemia iniziata nel 2020 non ha fatto altro che accentuare tali dinamiche già in atto. Nell’ultimo decennio la percentuale di persone (di età compresa tra 16 e 74 anni) che hanno acquistato beni e servizi online è triplicata in regione e in Italia.