Friuli Occidentale
Casa di riposo, a San Vito inaugurata la stanza Snoezelen
Un luogo protetto per ospiti fragili. Finanziata con il sostegno della Fondazione Friuli
La Casa di Riposo ha inaugurato alcuni nuovi spazi della struttura cogliendo anche l’occasione per sottolineare la riapertura delle visite senza prenotazione di familiari e conoscenti dei residenti che, dallo scorso 6 giugno, possono entrare tutti i giorni 9.30 alle ore 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00, fatto salvo il possesso del Green pass rafforzato.E’ stata allestita una nuova reception nell’area principale di ingresso del Reparto C, il reparto centrale della Casa, completamente ignifuga e funzionale anche per l’interlocuzione di persone in carrozzina, ed è stato realizzato un ampio soggiorno nell’area adiacente che ha visto anche l’installazione di una gigantografia della piazza di San Vito. Il locale principale oggetto della inaugurazione è stata la cosiddetta Stanza Snoezelen, realizzata grazie al contributo e al sostegno economico della Fondazione Friuli, rappresentata dal direttore generale Luciano Nonis. Il termine “Snoezelen” è un neologismo che deriva dalle parole olandesi Snuffelen (trovare, esplorare) e Doezelen (sonnecchiare). Lo spazio identificato da questo termine ha l’obiettivo di costituire un luogo protetto, sicuro e accogliente per persone con patologie neurologiche come Alzheimer o demenze, compromesse nel proprio stato cognitivo e caratterizzati spesso anche da disturbi comportamentali. La stanza offre esperienze multisensoriali grazie alla creazione di un’atmosfera rilassante e alla riproduzione di suoni e un’illuminazione studiate per provocare sensazioni positive, scoprire e riscoprire emozioni, tranquillizzarsi abbandonando gli stati d’animo negativi e ritrovando ed accrescendo serenità.Effetti osservati dell’approccio Snoezelen, anche nel breve periodo, sono un aumento delle iniziative personali, di relazione con gli altri, dell’attenzione, del riposo e della comunicazione spontanea e una diminuzione dello stato confusionale, del wandering (il camminare costante senza meta), dell’utilizzo di farmaci e psicofarmaci.Alla breve cerimonia hanno partecipato, oltre al rappresentante della Fondazione Friuli, il Vescovo della Diocesi di Concordia Pordenone mons. Giuseppe Pellegrini, il Sindaco di San Vito Alberto Bernava, il Vescovo emerito mons. Ovidio Poletto e l’assistente spirituale della Casa mons. Nicolò Biancat. Le autorità sono state accolte dalla Presidenza e dal Consiglio di Amministrazione della struttura che hanno avuto modo di ringraziare la Fondazione Friuli per il supporto costante ai progetti della Casa ma anche quanti hanno garantito vicinanza e sostegno, anche economico, alla struttura per questa ed altre iniziative. In particolare si è sottolineato l’intervento costante della stessa Diocesi di Concordia Pordenone e dell’Associazione Insieme per la solidarietà di San Vito al Tagliamento.