Friuli Occidentale
Villotta di Chions: gli splendidi 107 anni di Gelmira Bravo Liut
Festeggiati lo scorso 11 maggio. Sorella di don Gino. "La vita è bella ed è un grande, magnifico dono".
E’ ancora nell’aria il profumo della Festa delle Mamme, abbracciate tutte da amorevoli pensieri e da primaverili omaggi floreali. Tra loro ce n’è una che ha meritato una ulteriore profusione di intense espressioni di augurio e di festa e vivissimi rallegramenti da parte dei familiari e della comunità. Qualche giorno dopo, mercoledì 11 maggio, ha raggiunto infatti il magnifico traguardo di 107 anni Gelmira Bravo Liut che incontriamo nella sua abitazione a Villotta. E’ circondata dall’amore dei figli e dei nipoti che abitano con lei o nelle immediate vicinanze. Vive con il figlio Mario, la nuora Luciana e i nipoti. La incontro in un pomeriggio di sole, quando splende il verde della campagna che lei può ammirare dalla finestra. Serena e accogliente nella sua poltrona confortevole, mi avvolge con la sua calda simpatia. Con noi c’è anche la figlia Rosella, ma si affacciano via via anche altri familiari, compreso il figlio Ezio, intento prendersi cura dell’orto: e subito si percepisce il calore di molteplici attenzioni e cure che hanno certamente accompagnato la vita di questa mamma speciale e che ora la circondano come per un costante abbraccio vitalizzante. Sul tavolino accanto alla sua poltrona notiamo qualche libro (racconta di averne letti una quantità incalcolabile), la rivista Famiglia Cristiana e il nostro Settimanale. E ancora altre piccole riviste con cruciverba e giochi affini: un mondo con il quale ha una notevole dimestichezza e che l’ha resa pressochè imbattibile nelle svariate tipologie e soluzioni. Lei stessa riconosce che questa passione contribuisce a mantenere elastiche le sue funzioni mentali. E poi c’è pure la passione per il serale gioco a carte con la figlia Rosella che abita a qualche chilometro da qui e che ogni sera arriva puntuale per interminabili partite a tressette, briscola e scopa. La mamma è pressochè imbattibile! E ammette che riesce a vincere grazie alla buona memoria, sempre di rilevante importanza nella dinamica di questi giochi. Durante il giorno spesso arrivano verdure dall’orto o dai campi e lei con certosina pazienza e attenzione le seleziona eliminando gli scarti. Si dedica pure alla confezione delle bustine del karkadè che la nuora ha fatto arrivare dal Senegal al fine di raccogliere offerte per una missione di quel territorio.Nata durante la prima guerra mondiale, si desiderava darle un nome che rendesse omaggio al suo papà che era al fronte: così il nome di lui, Geremia, è stato in qualche modo trasformato al femminile in Gelmira. Per citare qualche altro dato della sua famiglia, lei è sorella di don Gino Bravo, scomparso nel 2019 all’età di 95 anni, ed ha pure una sorella di 99 anni che vive in Canada. Il marito, Fiorello Liut, classe 1910, durante la seconda guerra mondiale fu fatto prigioniero in Germania. E’ mancato nel 2002.La giornata della nostra protagonista si apre regolarmente alle sette. Come prima incombenza, lei prepara il caffè per tutti, poi fa colazione a base di caffè d’orzo, yogurt e due fette biscottate. “Mangio qualsiasi cosa, ma in quantità misurata e mai fuori pasto”. Poi, dopo la preghiera delle Lodi, si mette alla cyclette e, mentre pedala, sgrana quattro volte la corona del rosario.Lei è il perno della casa e ha il privilegio di riuscire a essere pienamente coinvolta nelle vicende dei suoi cari e a tenerli tutti uniti.Della nuora Luciana, Gelmira afferma: “E’ tanto cara e con lei sono stata sempre bene”. Il figlio Mario osserva come sia sorprendente la lucidità mentale della mamma che riesce a riconoscere tutti gli amici dei figli. E’ sempre attenta alle esigenze dei suoi cari. Se ci sono ospiti, si preoccupa per mille cose. Organizzata, puntuale, ordinata, anche per le piccole cose, tutto deve essere programmato. Ha una cura particolare della propria persona.Un tempo Gelmira andava a Messa tutte le mattine, ora riesce ad andare alla domenica e ad essere fedele alla sua ora settimanale di adorazione.E lei stessa conclude: “La fede è stata sempre il mio sostegno nella vita, tanto importante anche per il fatto che io sono fondamentalmente ansiosa. Così posso affermare che la vita è bella ed è un grande, magnifico dono”.