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Giro d’Italia: è la giornata della tappa Marano, Castelmonte
Una giornata di grande emozione e di festa: non solo per la città di Marano Lagunare, ma per l'intero Friuli Venezia Giulia. Una partenza in rosa abbracciata da tanta gente, comprese famiglie con i bambini al seguito, che regala come una fotografia l'immagine di una regione che vuole ripartire con grandi speranze per il futuro
Una giornata di grande emozione e di festa: non solo per la città di Marano Lagunare, ma per l’intero Friuli Venezia Giulia. Una partenza in rosa abbracciata da tanta gente, comprese famiglie con i bambini al seguito, che regala come una fotografia l’immagine di una regione che vuole ripartire con grandi speranze per il futuro, accogliendo uno straordinario evento sportivo con la consueta voglia di fare, di esserci e di partecipare.
Lo ha evidenziato, a Marano Lagunare (Udine), la Presidenza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, rappresentando l’intera Assemblea legislativa in occasione della partenza dei corridori impegnati nella 19. tappa del 105. Giro ciclistico d’Italia, la Marano Lagunare-santuario di Castelmonte da 178 chilometri.
Una cornice straordinaria di colori, biciclette e musica, ha aggiunto la Presidenza, per un Friuli ormai diventato protagonista, perché questa frazione consente a tutti di conoscere una parte eccellente della regione. Gli atleti sono infatti partiti da una delle lagune più grandi d’Europa e, transitando attraverso i bellissimi borghi del Medio Friuli e della zona collinare, hanno puntato verso la città di Cividale, patrimonio dell’Unesco, per poi attraversare straordinarie valli con un passaggio anche nella vicina Slovenia e andare a concludere le loro severe fatiche con la salita per il santuario dedicato alla Madonna, alla quale molti corregionali sono devoti.
Una tappa che, perciò, rappresenta anche una speranza simbolica dal punto di vista della ricerca di sviluppo e progresso, oltreché di pace, proprio in un momento in cui l’umanità è sicuramente provata dopo tre anni di pandemia e preoccupata per le tragiche situazioni internazionali che stiamo vivendo.
Il Giro d’Italia, ormai vicino alla conclusione, si è dunque regalato una giornata di grande passione, prima di attaccare le Dolomiti davanti agli occhi degli appassionati di 200 Paesi.
Un evento, ha ricordato ancora il vertice del Cr, capace di coinvolgere oltre 500mila persone lungo il percorso con altri
11-12 milioni di spettatori davanti ai teleschermi. Una vetrina unica che proietta il territorio verso il domani, raggiungendo il mondo intero e invitando tutti a conoscere le sue bellezze storiche, culturali, naturalistiche e ambientali, comprese quelle enogastronomiche che costituiscono un fiore all’occhiello della capacità del fare nella quale queste genti del Fvg sono particolarmente fiere.
La Presidenza del Cr ha anche sottolineato che la Regione Fvg è partner dell’evento e che, a partire dal 2003, ha investito grandi risorse su questa fortunata partnership. Già allora si erano intuite enormi potenzialità, grazie alle capacità di patron Enzo Cainero, al quale è necessario rendere merito per la promozione del territorio, grazie a percorsi che riescono a valorizzare le straordinarie bellezze spesso nascoste di un Friuli minore e meno conosciuto. Infine, ha rimarcato, rimangono anche le prospettive garantite da un turismo lento e locale a vantaggio delle aree interne che, come molti stanno iniziando ormai a comprendere, costituiscono gli ambiti ideali dove investire per ricostruire un nuovo modo sociale di stare insieme, partendo dalle comunità.
ACON/DB