Venerdì 25 marzo: all’Irse si parla di guerra fredda

Appuntamento alla Casa dello studente alle 15.30. Insieme a Giulio Mellinato ci sarà l'economista e docente a Venezia Giancarlo Corò

Giunge a conclusione venerdì 25 marzo a Pordenone il ciclo di cultura economica promosso dall’IRSE Istituto Regionale Studi Europei sul tema “Scambi e benessere economico nell’Europa dei blocchi”, curato da Giulio Mellinato, docente di Storia Economica e History of Globalization all’Università di Milano Bicocca, dedicato a una analisi delle implicazioni legate agli anni della Guerra fredda e alla sua “eredità” nei rapporti di scambio economico, culturale e tecnologico, sino ai nostri giorni. Appuntamento alle 15.30, nell’Auditorium Zanussi della Casa dello Studente, per il quarto e conclusivo incontro, con la partecipazione in presenza di Giancarlo Corò, economista a Ca’ Foscari di Venezia, sul tema “Dopo la Guerra Fredda. Più benessere o più diseguaglianze?”. Giancarlo Corò insegna Economia e Politica dello Sviluppo. È responsabile scientifico dell’Osservatorio economico della Fondazione Nord Est e del Comitato Scientifico-editoriale del Rapporto ICE L’Italia nell’Economia internazionale. Tra i suoi recenti saggi “Verso un’economia globale sostenibile”, 2021. La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria (per entrambe le modalità), dettagli sul sito www.centroculturapordenone.it/irse. Info irse@centroculturapordenone.it, 0434 365326. Previsto lo streaming live, accesso con Green Pass come da normativa vigente.

Fino al 1991 la Guerra fredda ha scandito attraverso le sue logiche il funzionamento dell’ordine mondiale. Molteplici le implicazioni economiche, a cominciare dalle innovazioni tecnologiche e organizzative in campo militare, spesso motore di sviluppi civili come l’aviazione e la rete internet. In occidente come in Asia, questa evoluzione è stata alla base dell’accumulo di capitali, della centralizzazione del potere capitalistico, favorendo un diffuso sviluppo sociale. Ma la crescente militarizzazione dell’economia, negli Stati Uniti come negli altri Paesi – Russia inclusa – è andata di pari passo con l’aumento delle diseguaglianze economiche e con la sedimentazione di oligarchie e privilegi. Nelle settimane drammatiche del conflitto ucraino, l’analisi della storia può forse illuminare le vie per un ordine mondiale di maggiore distensione.