Pordenone: giovedì 31 I tuffatori di Daniele Babbo

A Cinemazero giovedì 31 marzo l'ultima anteprima del festival,  con il ponte vecchio di Mostar, simbolo della guerra in ex Jugoslavia, e i suoi tuffatori 

 Ogni giorno, da duecento anni, a Mostar, in Bosnia ed Erzegovina, alcuni uomini si tuffano dallo Stari Most, il ponte cinquecentesco distrutto nel 1993 e ricostruito dopo la guerra. La tradizione dei tuffatori, tramandata di generazione in generazione, non si è fermata neppure durante il conflitto, ed è narrata nel documentario I tuffatori, di Daniele Babbo. Con questo film,a Cinemazero giovedì 31 marzo alle 20:45, si chiude il programma di anteprime del Pordenone Docs Fest – Le Voci del Documentario (6-10 aprile). Durante la serata interverrà il regista, originario di Cordenons. Conosciuto anche come Dandaddy, Babbo dirige programmi televisivi, video sperimentali e soprattutto videoclip musicali: ha collaborato con molti dei più apprezzati cantanti indipendenti italiani, come I cani, Marta Sui Tubi, Baustelle e CalcuttaI tuffatori (2020) è il suo esordio alla regia, presentato ai Film Festival di Torino e Trieste. 

«Ho incontrato i tuffatori durante una vacanza in Bosnia ed Erzegovina alcuni anni fa. – dice Babbo – Questi uomini sono considerati un’attrazione turistica e allora ho sentito il bisogno di conoscerli meglio, di entrare nella loro comunità e capire chi sono veramente. Ho girato nel corso di quattro anni, andando più volte a Mostar. Mi hanno accettato come uno di loro e mi sono apparsi come un simbolo della loro città e del loro paese, dal momento che portano sul corpo e nella mente i segni della storia». 

Alcuni dei tuffatori, infatti, portano su di sé i segni del conflitto, mentre i più giovani, alla ricerca del gesto perfetto, pensano al futuro. Restituendo la sensazione della vertigine dal ponte, dell’acqua gelida, dell’attesa e dell’esitazione prima del tuffo, il film narra anche la storia di Mostar e della Bosnia Erzegovina, del suo ponte vecchio (stari most in bosniaco) sul fiume Neretva, crollato dopo un assedio di nove mesi, nel 1993. Simbolo della guerra civile nella ex Iugoslavia, il ponte è stato ricostruito, su spinta dell’Unesco, con i fondi di cinque Stati: Croazia, Francia, Italia, Paesi Bassi e Turchia, e il nuovo ponte ricostruito è stato inaugurato il 23 luglio del 2004. 

 

Pordenone Docs Fest – Le voci del documentario è un’iniziativa di Cinemazero, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, TurismoFVG – Io sono Friuli Venezia Giulia, il Comune di Pordenone, la Fondazione Friuli, CGN, Coop Alleanza 3.0 ed EuropaCinemas.