Mobilità sostenibile e gestione del traffic, Comune e Gsm svelano il nuovo piano

L’obiettivo è ridurre progressivamente l’uso di mezzi privati a favore di quelli pubblici

A partire da fine 2018 il Comune, in partenariato con Gsm, ha studiato un nuovo Piano sulla mobilità sostenibile, il Biciplan e un Piano operativo di gestione del traffico urbano.Questi tre piani, che costituiscono una serie integrata di azioni sinergiche, puntano a riorganizzare la mobilità di persone e merci all’interno del territorio comunale per migliorarne la sicurezza, diminuire il traffico e favorire la mobilità sostenibile mediante azioni che riducano progressivamente l’utilizzo dell’auto privata a favore di una mobilità condivisa (trasporto pubblico locale), della mobilità lenta (a piedi e in bicicletta) e della micromobilità elettrica (biciclette a pedalata assistita, monopattini, privati e in sharing).Il Piano della mobilità sostenibile propone la realizzazione di una serie articolata di infrastrutture per la mobilità in un ampio orizzonte temporale. Si parte dal trasporto pubblico urbano per arrivare alle modifiche strutturali degli incroci esistenti e la costruzione di nuovi tronchi stradali indispensabili, l’introduzione di un nuovo sistema di interscambio tra auto private e mezzi di mobilità sostenibile.Il Piano generale del traffico urbano è un piano operativo con un orizzonte temporale breve di due/tre anni, finalizzato a fluidificare il traffico, ridurre le criticità nelle intersezioni, dare continuità ai percorsi ciclabili e a piedi, gestire il sistema della sosta e l’interscambio autobus/biciclette, regolamentare le autorizzazioni nell’edilizia privata (accessi carrai, ecc.). “Le novità rispetto al Piano della Mobilità del 2015 – illustra l’assessore all’Urbanistica Cristina Amirante – sono molte, alcune delle quali riguardano la revisione complessiva del sistema del trasporto pubblico locale, studiata in base alle necessità della società Atap SpA”. Un innovativo sistema che potenzierà l’interscambio tra auto private e mezzi pubblici, la mobilità dolce, la micromobilità elettrica, la mobilità in sharing e la “cerniera di mobilità”, ovvero il deposito e ritiro di piccole merci. Verrà creata una nuova gerarchia viaria, che ridurrà la circolazione dei mezzi nel cuore del centro cittadino e dei singoli quartieri della città, grazie alla creazione di tre nuovi assi di supporto alla viabilità esistente nel collegamento con A28, Ss 13, Interporto e Zona industriale di Vallenoncello; nel collegamento tra A 28 e Fiera di Pordenone e con l’introduzione del doppio senso in via Pola e la relativa sopraelevata per realizzare la rigenerazione urbana del Centro direzionale Galvani e della Stazione ferroviaria.