Fiume Tagliamento: niente lavori per tutelare le terre a valle

Resta non in completa sicurezza: fatti i lavori a valle, restano da fare quelli a monte. Allarme alluvioni 

Il sindaco di San Michele al Tagliamento, Flavio Maurutto ha partecipato all’incontro tenuto a Latisana, con i primi cittadini dei Comuni friulani rivieraschi del basso corso del Tagliamento: Lanfranco Sette di Latisana, Luca Fanotto di Lignano Sabbiadoro, Manfredi Michelutto di Ronchis, Fausto Prampero di Varmo e l’assessore alla Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Fabio Scoccimarro e la consigliera Maddalena Spagnolo della Regione Friuli Venezia Giulia, per affrontare l’annoso problema della sicurezza del fiume Tagliamento.E’ stata una opportunità di confronto molto importante, nel corso della quale è stata fatta chiarezza su alcuni dei punti di maggiore importanza per il territorio della bassa veneto – friulana.Si è parlato del “Piano di Gestione del Rischio Alluvioni”, tema principale delle discussioni, che è entrato in funzione il 5 febbraio scorso, che prevede opere di messa in sicurezza del basso e medio corso del Tagliamento, compresa la realizzazione di un ponte traversa di Pinzano.Altro argomento importante trattato è stato quello del rinnovo dello stesso “Piano di Gestione del Rischio Alluvioni” dell’Autorità di Bacino distrettuale delle Alpi Orientali. Un Piano importantissimo per il territorio, sia per la necessaria sicurezza, sia per consentire un equilibrato sviluppo.Per quanto riguarda poi la messa in sicurezza del Tagliamento nel suo basso corso, si proseguirà con le diaframmature degli argini, mentre è in corso di valutazione e di verifica anche il progetto per la costruzione di un nuovo ponte stradale in corrispondenza dell’abitato di Latisana e San Michele al Tagliamento, oppure il rialzo dell’attuale ponte stradale. Il progetto e le alternative, saranno presentati alle amministrazioni locali per la necessaria condivisione.Nel corso dell’incontro è stato rilevato come la priorità sia costituita dalla sicurezza. I lavori nel basso corso del fiume, sono stati da tempo concretamente posti in essere, mentre quelli a monte sono ancora in attesa di venire progettati. Inoltre è stata rimarcata da parte dei sindaci, la posizione assunta dal “Gruppo Sicurezza del Tagliamento” per essere disponibili al confronto su ogni questione riguardante la messa in sicurezza, ma non sulla tipologia di opere da effettuare.Il sindaco di San Michele al Tagliamento, Flavio Maurutto, si è detto soddisfatto che la “Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità di Bacino” abbia approvato il “Piano della Gestione del Rischio Alluvioni” con la partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia e la Regione del Veneto, poiché l’unico Comune rivierasco al Tagliamento nella Regione del Veneto, è San Michele al Tagliamento.A termine dell’incontro, i sindaci e le autorità regionali, hanno auspicato che si inizi veramente a lavorare per la messa in sicurezza definitiva del Tagliamento, ricordando che i territori della bassa pianura veneto – friulana, attendono da decenni di vivere in tranquillità e non con l’affanno ogni qualvolta che il fiume si ingrossa con le piene e la paura di tragiche alluvioni, come quelle accadute il 2 settembre 1965 e 4 novembre 1966, che hanno portato lutti e disastrose rovine. Bisogna assicurare in primis la sicurezza della popolazione, ma anche consentire la crescita e lo sviluppo. I cittadini hanno diritto di sentirsi al sicuro e devono sapere che è stato fatto tutto quanto poteva essere fatto.Franco Romanin