Atletica, il nuovo anno inizia restituendo Rebecca De Martin

L’alfiera della Friulintagli  fa una grande prestazione a Padova nel salto con l’asta: 4,10

E’ tornata ad alti livelli una “vecchia” conoscenza dell’atletica leggera pordenonese. Nelle prime gare del 2022 si è rimessa in luce Rebecca De Martin, saltatrice con l’asta classe 1999, già campionessa italiana under 16, under 18 e under 20. Dopo due anni difficili la portacolori dell’Atletica Brugnera Pordenone Friulintagli è volata nella pista al coperto di Padova a 4,10, centrando il proprio record personale in sala (precedente 4,02 nel 2019 a Bassano del Grappa) e arrivando a cinque centimetri dal suo primato assoluto, stabilito nel 2018 con 4,15.Non era scontato rivederla a questi livelli, soprattutto dopo due stagioni piuttosto opache. A causa di qualche infortunio, infatti, era stata vicinissimo a lasciare l’atletica. Poi, la scorsa estate, caricata dalle imprese degli azzurri ai Giochi Olimpici, si è rimessa in discussione: ha cambiato allenatore (da Claudio Agnolet a Marco Chiarello) e città, trasferendosi da Sacile a Padova. I risultati si sono visti, perché già alla prima uscita aveva segnato 4,07, per poi centrare già alla seconda 4,10. E’ chiaro che, adesso, l’obiettivo è continuare così e arrivare ai campionati italiani indoor di Ancona in grande forma per centrare la finale.Il suo balzo a 4,10 ha riportato d’attualità il discorso legato all’ottima scuola pordenonese – e in particolare sacilese – di salto con l’asta. La più grande interprete è stata chiaramente Anna Giordano Bruno, che nel 2009 era stata capace di centrare il record italiano con 4,60 (all’aperto). Un primato storico, battuto soltanto lo scorso maggio da Roberta Bruni con 4,70. Più volte azzurra – ai mondiali di Berlino nel 2009 sfiorò l’accesso alla finale – Giordano Bruno aveva anche detenuto il primato tricolore al coperto con 4,50 (centrato nel 2010 e battuto nel 2013 sempre dalla Bruni). Non va dimenticata una precorritrice come Anna Tamburini, classe 1973, tra le prime interpreti della specialità, già a fine anni ’90 a 3,80 e successivamente a 4,10 con la maglia del Cus Bologna. Era seguita da Giuliano Merlino, che a Sacile ha di fatto fondato una scuola della disciplina. Oltre a lei nel territorio guidate dall’allenatore liventino le campionesse italiane giovanili come Vanessa Soldera, Elisa Borin e Lucia Zotti.Per quanto riguarda De Martin, va ricordato che il suo 4,15 rappresenta tuttora la seconda misura di sempre stabilite da atlete tesserate per una società del Friuli Venezia Giulia. Una prestazione, questa, che la portacolori della Friulintagli cercherà di migliorare già nel corso dell’attuale stagione indoor.