Un neuronavigatore nella Otorinolaringoiatria di Portogruaro

L'Apparecchiatura di ultima generazione già usata per due interventi chirurgici

 In questi giorni nell’Otorinolaringoiatria all’ospedale di Portogruaro è stato testato con successo, nel corso di due interventi chirurgici, il nuovo neuronavigatore Medtronic Stealthstation Flex ENT.

“Si tratta di un avanzatissima apparecchiatura impiegata nella chirurgia avanzata endoscopica dei seni paranasali e della base cranica – spiega il direttore dell’ORL Alessandro Abramo-. La sua peculiarità è quella di unire immagini di tomografia computerizzata ad un sistema di rilevatori e puntatori elettromagnetici. Questo permette di rilevare in ogni momento, con posizione millimetrica, in quale posizione sia la punta dello strumento e se ci si sta avvicinando troppo a strutture nobili e pericolose”.

Oltre alla possibilità di essere afflitte da patologie infiammatorie o tumorali, le fosse nasali sono una specie di autostrada o via d’accesso alle strutture circostanti.  “E’ sempre necessario sapere quanto siamo vicini al cervello, alla carotide interna o al nervo ottico, solo per ricordare le strutture vitali fra le decine e decine che compongono l’anatomia del cranio e del massiccio facciale, e oltretutto questa anatomia può essere distorta da varianti, dalla patologia o da interventi pregressi -continua il dottor Abramo- . Nel primo degli interventi effettuati con il neuronavigatore abbiamo operato una giovane donna con una forma massiva di poliposi o sinusite fungina eosinofila, in questi casi le strutture sono deformate e irriconoscibili ed è frequente il sanguinamento; il neuronavigatore ci ha indicato l’avvicinamento alle strutture vitali, ci siamo inoltre avvalsi di particolari strumenti motorizzati e navigati curvi, di console con nuovi trapani ad alta velocità”.

Il secondo intervento ha riguardato una recidiva di rinosinusite cronica in un paziente già operato anni fa. Gli interventi, eseguiti dai medici Alessandro Abramo e Vlatko Prosenikliev (referente dell’ambulatorio di endoscopia rinosinusale) sono durati rispettivamente 4 e 2 ore. Entrambi i pazienti operati stanno bene e verranno dimessi fra qualche giorno.

“Il neuronavigatore ed il nuovo trapano/debrider sono in corso di acquisizione- dichiara il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi – . Queste apparecchiature consentiranno di  alzare ulteriormente il livello delle prestazioni chirurgiche ed aumenteranno l’offerta delle prestazioni superspecialistiche erogate dall’Otorinolaringoiatria. Si prosegue il percorso di rinnovamento che, insieme agli ultimi acquisti come il laser CO2, il Robot Da Vinci, i nuovi ambulatori endoscopici, rende l’ORL dell’Ulss4 uno dei reparti meglio attrezzati della regione”.

L’Otorinolaringoiatria dell’Ulss 4 eroga nei tre presidi ospedalieri oltre 20.000 prestazioni ambulatoriali e  garantisce circa 1400 interventi chirurgici l’anno, di chirurgia oncologica, delle ghiandole salivari, della tiroide, dell’orecchio, cura le roncopatie, delle apnee del sonno, inoltre interventi endoscopici su naso, seni paranasali e base cranica.