Quarta ondata, il Fvg vede giallo

Tornano le limitazioni all’estero, in Austria lockdown solo per chi non è vaccinato

Mentre questo numero de Il Popolo va in stampa (ore 15 di martedì 16 novembre) ancora non si può avere la conferma ufficiale, ma si dà ormai per scontato che la regione Friuli Venezia Giulia passerà in zona gialla la settimana prossima.Ad annunciarlo, del resto, è stato lo stesso Governatore Massimiliano Fedriga, che ha lamentato una volta in più come questo declassamento sarebbe la conseguenza dell’innalzamento dei contagi dovuto agli assembramenti verificatisi nelle settimane scorse in particolare a Trieste, alle manifestazioni no vax/no pass.Proprio il capoluogo giuliano rappresenta infatti uno dei centri con il più alto indice di contagiosità nel Paese.Ad incidere probabilmente non sono state soltanto quelle manifestazioni. Il Friuli Venezia Giulia, e Trieste in particolare, è una zona di passaggio: la porta d’accesso a quei balcani che oggi rappresentano, in Europa, la zona con i numeri più preoccupanti in fatto di contagio da coronavirus, e questo anche perché questi Paesi, insieme ad altri dell’Est, hanno una bassa percentuale di popolazione vaccinata.Quarta ondata Siamo quindi nel pieno della quarta ondata. E il Vecchio continente sembra esserne l’epicentro.Il nostro Paese, tutto sommato, sta reggendo bene. Crescono i numeri di contagiati, così come quelli degli ospedalizzati, ma complessivamente il sistema sembra tenere. Preoccupano alcune zone, e tra queste come detto vi è anche il Friuli Venezia Giulia (l’area di Trieste in particolare).Qualcuno – come il Governatore del Veneto Luca Zaia – ha definito questa quarta ondata come “l’ondata dei no vax”. Ad essere interessati dalle ospedalizzazioni sono infatti, in grande maggioranza, persone che non hanno ricevuto il vaccino contro il coronavirus.Al momento risulta vaccinato (con due dosi) il 77% della popolazione. Un 2% è in attesa della seconda somministrazione, per cui si può considerare che ad aver scelto di vaccinarsi è stato il 79% della popolazione italiana.Se si prendono in esame però soltanto i vaccinabili, escludendo quindi gli infra12enni, la percentuale sale all’86%. Un risultato che non può non essere giudicato molto positivamente.Terza dose e bambini Ora la sfida si gioca su due fronti. Da un lato proteggere la popolazione attraverso la terza dose. Al momento sono state oltre 3 milioni, pari al 5,5% della popolazione. Vale a dire il 57% dei possibili destinatari (ricordiamo che bisogna attendere 6 mesi dalla seconda dose).L’altro fronte riguarda la vaccinazione dei bambini tra i 5 e gli 11 anni. Per fine mese è atteso il via libera dell’Ema, al quale seguirà presumibilmente l’ok dell’Aifa.Questa fascia d’età oggi risulta particolarmente vulenerabile, proprio perchè non protetta.Regole Zona Gialla Tornando al possibile declassamento in zona gialla del Friuli Venezia Giulia, questo implicherà una serie di limitazioni che avevamo da tempo accantonato. Le mascherine torneranno ad essere obbligatorie anche all’aperto. Non ci saranno chiusure di attività, ma al bar e al ristorante non si potrà superare le 4 persone per tavolo, salvo non si tratti di conviventi.Limitazioni anche per spettacoli e manifestazioni di vario genere, comprese quelle sportive. Capienza ridotta al 50% di quella massima consentita nei teatri (si scende al 25% negli impianti sportivi) con un tetto massimo comunque di 1000 spettatori al coperto e 2500 all’aperto. Gli spettatori dovranno avere il posto pre assegnato in modo da rispettare il distanziamento.Regole più rigide anche per i trasporti. In auto i passeggeri dovranno sedere dietro, e non accanto, al conducente. Tutti dovranno ovviamente indossare la mascherina.All’estero In Austria è iniziato il lockdown per i non vaccinati, che potranno uscire di casa solo per andare al lavoro (con tampone obbligatorio), a fare la spesa e per fare una passeggiata. Obbligatorio l’uso della mascherina ffp2.Quarta ondata pesante, e ritorno delle limitazioni, anche in Germania, Olanda e nel Nord Europa. In Francia sono tornate obbligatorie le mascherine nelle scuole elementari. Sembra essersi invece arrestata la crescita dei contagi nel Regno Unito, anche grazie alla somministrazione della terza dose.