Pordenone
Pordenone: l’Operaia il manifesto di cent’anni fa per il Milite Ignoto
Negli archivi della Storica Società Operaia la locandina del 28 ottobre 1921 con l’esortazione ai Consoci della Somsi e della Società di Mutuo Soccorso fra gli Agenti a salutare il passaggio del treno su cui viaggiava la bara del soldato caduto
Dagli archivi della Storica Società Operaia di Pordenone spunta il manifesto che porta la data del 28 ottobre del 1921. La locandina fu affissa in luogo pubblico, si rivolgeva ai “Consoci” esortandoli a partecipare numerosi al saluto alla salma del Milite Ignoto che il giorno successivo, 29 novembre, avrebbe transitato per la stazione ferroviaria diretto alla Città Eterna: “Il soldato sconosciuto – vi fu scritto – rappresenta tutti i gloriosi caduti nella dura guerra; riassume l’immensità dei nostri sacrifici, le glorie dell’Esercito, le virtù del Popolo. V’invitiamo pertanto ad intervenire numerosi, domani alle ore 12, alle Sedi sociali, per muovere da esse coi nostri vessilli al largo S. Giovanni dove si formerà il corteo. Date prova di venerazione e di gratitudine a Chi la giovane esistenza sacrificò per il Dovere, per la Patria, per la Libertà”. Il messaggio portava la firma dei presidenti Antonio Brusadini e Antonio Tonelli.
Il manifesto portava nell’intestazione la Società Operaia di M.S. ed Istruzione Società di Mutuo Soccorso tra gli Agenti, «ipotizziamo fosse stato affisso al di fuori del Caffè Municipio, che all’epoca era l’osteria di estrazione “operaia” dove si riunivano gli iscritti alla Somsi e gli impiegati comunali» spiega Mario Tomadini, presidente dell’Operaia.
Il manifesto è di grande formato (84 x 64 centimetri), fu stampato su carta finissima «dalle allora Arti Grafiche Pordenone che avevano preso il posto dello stampatore Fratelli Gatti e che più tardi sarebbero diventate Arti Grafiche Cosarini – prosegue Tomadini – Lo abbiamo ritrovato in occasione delle iniziative promosse per il 150mo di fondazione quando assieme a un gruppo di liceali facemmo un percorso di approfondimento storico archivistico».
La Società Operaia già cent’anni fa si univa dunque alle celebrazioni legate al Milite Ignoto, circostanza che viene ricordata e reiterata anche quest’anno. La salma del Milite Ignoto sepolta al Vittoriano di Roma fu prelevata tra le 11 salme di soldati ignoti (caduti nei principali campi di battaglia) che il 28 ottobre 1921 furono riunite nella Basilica di Aquileia. Qui la gradiscana Maria Bergamas, madre di un disperso, scelse la bara che fu trasferita in treno al Vittoriano per onorare gli oltre 650 mila caduti durante la Grande Guerra.